Macerata

Chiuso il Testo Unico della ricostruzione privata post sisma. Acquaroli: «Soddisfatto»

La Regione ha chiesto di includere nel Testo Unico le istanze migliorative avanzate dai comuni e dai tecnici che altrimenti sarebbero rimaste fuori

Francesco Acquaroli, presidente della Regione Marche

ANCONA – «È stato appena chiuso in cabina di coordinamento sisma il Testo Unico della ricostruzione privata, che nei prossimi giorni sarà approvato dopo le opportune verifiche legislative». Lo annuncia il presidente della Regione Marche, Francesco Acquaroli, oggi, mercoledì 30, a Roma proprio per sostenere il capitolo della ricostruzione post sisma, dopo che l’entroterra Maceratese e Ascolano nel 2016 venne flagellato dal terremoto.

«Sono soddisfatto del lavoro svolto e ringrazio tutti coloro che hanno contribuito a questo risultato – scrive il governatore sulla sua pagina Facebook – . In questi giorni è proseguito il confronto tra la Regione, l’Usr Marche (ufficio speciale per la ricostruzione, ndr) e gli ordini dei professionisti, le associazioni di categoria e i Comuni che avevano avanzato proposte migliorative e integrazioni, per le quali ho chiesto espressamente un ulteriore approfondimento alla Struttura commissariale, per poter valutare e accogliere gli adeguamenti normativi proposti».

Un ruolo importante quello svolto dalla Regione Marche, che ha chiesto espressamente di includere nel Testo Unico le istanze avanzate dai comuni e dai tecnici che altrimenti sarebbero rimaste fuori. «Le nostre proposte sono state in larga parte accolte nel provvedimento. È essenziale ascoltare il territorio e raccogliere le istanze da chi ogni giorno opera per la ricostruzione, tramutandole in strumenti normativi efficaci ed efficienti».

Quella del Testo Unico per la ricostruzione privata è una novità importante, si tratta infatti della prima volta in cui nel post sisma viene varato un Testo Unico della normativa, una pietra miliare anche per il futuro. Obiettivo, semplificare e riordinare le norme, guardando alle caratteristiche del territorio e ai bisogni dei cittadini. Le norme dovrebbero entrare in vigore dal primo gennaio del 2023 dopo il via libera della Corte dei Conti.

Ti potrebbero interessare