Macerata

Screening di massa, i capoluoghi si organizzano: ecco le sedi

Sono già state individuate le strutture dove verrà eseguito a tappeto il tampone antigenico rapido sulla popolazione marchigiana, iniziativa che prenderà avvio il 18 dicembre

ANCONA – Si lavora in maniera serrata nei capoluoghi di provincia che dal 18 dicembre saranno coinvolti nello screening di massa, disposto dalla Regione Marche, per testare la positività al covid-19 della popolazione marchigiana tramite i tamponi antigenici rapidi. L′iniziativa prenderà avvio da Ancona, Pesaro, Macerata, Ascoli Piceno e Fermo per poi stendersi alle città con più di 20 mila abitanti: Senigallia, Jesi, Osimo, Fabriano, Falconara Marittima, San Benedetto del Tronto, Porto Sant’Elpidio, Civitanova Marche, Recanati e Fano.

L′obiettivo è quello di raggiungere nella prima fase 698.651 abitanti, per poi proseguire a gennaio con la seconda fase, che coinvolgerà tutti gli altri comuni marchigiani con meno di 20 mila abitanti così da coprire altri 819.749 cittadini. Gratuito e su base volontaria, lo screening è riservato alla popolazione marchigiana sopra i 6 anni di età e verrà condotto utilizzando i tamponi antigenici rapidi che consentono di avere una risposta in circa 15-30 minuti.  I Comuni sono al lavoro per organizzare con Asur l′iniziativa.

Stefano Foresi al Coc
Stefano Foresi 

Ad Ancona, l’assessore alla Protezione civile, Stefano Foresi, fa sapere che potrebbero essere «5 o 6 le postazioni» messe a disposizione per i test: tra quelle in lizza figurano il parcheggio del Palaindoor, di Piazza D’Armi, dello Stadio Dorico, dello Stadio del Conero, della centrale del latte di Torrette e anche il parcheggio del palazzetto di Collemarino. «Collaboreremo al massimo con la Regione e vogliamo essere il più capillari possibile nel territorio» spiega Foresi.

Marco Fioravanti

Ad Ascoli Piceno sono state individuare come strutture papabili la casa della Gioventù, nei pressi dello stadio, ma il Comune sta lavorando anche per trovare ulteriori spazi a Monticelli, il quartiere più popoloso della città, vicino all’ospedale, ma il sindaco Marco Fioravanti, spiega che «la struttura non è stata ancora individuata, stiamo lavorando a varie ipotesi». «Condivido al cento per cento la scelta di fare test – prosegue il primo cittadino – , così da analizzare tutta la popolazione per isolare il virus: lavoreremo con grande collaborazione per dare il migliore servizio possibile».

Palo Calcinaro

Al lavoro anche Fermo, con il sindaco Paolo Calcinaro che nell’attesa delle indicazioni da parte dell’Asur Marche ha individuato come sedi le palestre di via Leti e quella del Coni, alle porte del centro cittadino. Gli altri punti interessati all’iniziativa sono l’area del drive nel campo di atletica e un’altra in fase di allestimento presso il Fermo Forum, zona Girola.

Il primo cittadino, ricoverato e guarito dal virus, sottolinea l’importanza di condurre lo screening a tappeto in tempi il più rapidi possibile per far si che «la fotografia sia più realistica che si può, in modo da compiere quel tracciamento globale prima che le carte possano mescolarsi con nuovi contagi».  Calcinaro infine dichiara: «Non pensiamo che il problema sia solo quello della letalità, il virus lascia anche delle conseguenze invalidanti in chi ne è stato colpito, indipendentemente dall’età».

Ad eseguire i test sarà il personale dell’ASUR Marche, insieme ai volontari della Croce Rossa Italiana, in collaborazione con le università, gli Ordini Professionali, gli OO.SS., la Protezione Civile, le Misericordie, l’Anpas, i medici specializzandi e gli studenti di scienze infermieristiche.

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