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Nazareno Rocchetti: dalla fisioterapia all’ispirazione artistica. Mani che lasciano il segno – Video

Il "pittore del fuoco" e scultore marchigiano, originario di Filottrano ma trapiantato a Cingoli, ci ha aperto le porte della sua galleria e del "giardino dei sogni". Ecco cosa ha raccontato sulla sua vita e sulla sua arte

ANCONA – Sono mani che sanno modellare una roccia o un tronco d’albero, che sanno imprimere alla “materia” tutta la creatività, l’estro artistico e l’energia di cui è capace; mani che arrivano addirittura a dominare le fiamme, tanto da averlo reso celebre in tutto il mondo come “artista del fuoco”.

Nazareno Rocchetti, delle sue mani ne ha fatto un’arte. Fisioterapista della Nazionale Italiana di Atletica Leggera ha seguito atleti famosi come Pietro Mennea, Gelindo Bordin, Sara Simeoni e Valentina Vezzali, finché le sue mani cariche di amore ha deciso di dedicarle all’arte, prima con la scultura e successivamente con la pittura. Momento cruciale per l’artista nativo di Filottrano ma residente a Cingoli, l’incontro con Josè Guevara che ha segnato la sua carriera artistica avvicinandolo alla pittura con il fuoco.

Artista poliedrico e personaggio di spiccata umanità e ricchezza interiore, è passato con grande generosità dal lavorare i “corpi” per guarirli a plasmare la materia naturale per far gioire gli occhi.

Il suo “giardino dei sogni” nella splendida cornice del parco che circonda l’abitazione di Cingoli, trasuda amore e dà voce all’immaginazione, così come le opere pittoriche nella sua galleria, anche questa volutamente legata alle sue radici marchigiane. Lo abbiamo incontrato per parlare della sua storia e della sua arte. Un incontro che lascia il segno e che conduce dritti al senso dell’arte.

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