Macerata

Anaao Assomed Marche: «La pandemia non sia un pretesto per derive autoritarie

Ordine di servizio per turni di vaccinazione in AV3. Il sindaco dei medici e dei dirigenti sanitari: «Inaccettabile»

Oriano Mercante

MACERATA – «Nell’area vasta la Direttrice ha dato mandato di predisporre ordini di servizio per coprire i turni per garantire la vaccinazione a Macerata quando invece l’adesione dei medici è su base volontaria». La denuncia arriva da Anaao Assomed Marche dopo la segnalazione di alcuni colleghi che hanno ricevuto la convocazione per il punto vaccinale di Macerata senza comprendere i criteri per i quali siano stati selezionati taluni colleghi piuttosto che altri.

«Stiamo intravedendo anche in altri territori una deriva autoritaria che è inaccettabile – tuona il segretario regionale Oriano Mercante – perché ai medici e agli operatori sanitari si sta chiedendo uno sforzo incredibile nell’ultimo anno per far fronte alla pandemia che meriterebbe un maggiore rispetto». Alla dott.ssa Corsi, Direttrice dell’Area Vasta 3, il sindacato Anaao Assomed Marche rimprovera di aver assunto l’iniziativa organizzativa di far precettare i medici da destinare al centro vaccinale di Macerata senza la condivisione con le rappresentanze sindacali e di aver, finora, evitato di incontrare Giorgio Tombesi, delegato sindacale di Anaao Marche per l’Av3, nonostante le richieste. Tale confronto potrebbe essere utile per evitare future criticità come quella dell’ordine di servizio in essere che il sindacato ha formalmente chiesto di revocare a mezzo di posta elettronica certificata.

«Alla Direttrice – insiste Mercante – chiediamo di introdurre la concertazione sindacale come prescritto dalla legge anche nell’Area Vasta 3 considerando che da quando ha assunto l’incarico questa è venuta meno o, nel caso la decisione circa l’ordine di servizio per il centro vaccinale fosse stata presa dai suoi sottoposti senza il suo avallo, di controllare ciò che accade sotto la sua responsabilità». Anaao Assomed Marche sta attenzionando quello che avviene in tutti i territori. «Anche all’Inrca di Ancona si stava profilando una criticità che per fortuna è rientrata grazie all’intervento dei nostri delegati e alla disponibilità della direzione».

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