Macerata

Aggressione a Civitanova, Lega: «Macerata e provincia immerse nel caos»

Solidarietà dagli esponenti del partito di Matteo Salvini alle forze dell'ordine e ai cittadini. Convalidati gli arresti dei due aggressori

Il responsabile provinciale della Lega Simone Merlini e il senatore Paolo Arrigoni

Non usano giri di parole i rappresentanti locali della Lega nel commentare quanto avvenuto la notte di Capodanno a Civitanova. Due poliziotti e un giovane infatti, la sera di San Silvestro, sono finiti in ospedale dopo essere stati aggrediti da due magrebini.

«Con l’aggressione a Civitanova in cui sono stati coinvolti degli irregolari cominciamo il 2020 esattamente da dove avevamo lasciato – commentano il responsabile provinciale della Lega di Macerata Simone Merlini e l’assessore alla sicurezza della città rivierasca Giuseppe Cognigni -. Macerata e provincia sono immerse nel caos conseguente all’immigrazione incontrollata che costringe le Forze dell’Ordine a fare gli straordinari. A loro va tutta la nostra solidarietà perché subiscono, oltre al rischio, l’offesa di un governo che vuole buttare alle ortiche non solo i confini nazionali, ma anche i decreti sicurezza».

L’assessore alla sicurezza di Civitanova Giuseppe Cognigni

I due cittadini stranieri, entrambi 26enni (uno di loro irregolare sul territorio nazionale), dopo essere stati arrestati la sera stessa dell’aggressione, sono comparsi ieri (2 gennaio) davanti al Tribunale di Macerata per l’udienza di convalida. Per i due, che si sono avvalsi della facoltà di non rispondere, il giudice ha convalidato l’arresto: per uno sono stati disposti i domiciliari mentre per l’altro l’obbligo di dimora.

«Non è civile quel luogo in cui non si può chiacchierare tra amici in una tranquilla serata di festa senza rischiare di essere picchiati se non peggio – concludono i rappresentanti locali del Carroccio -. Mentre l’Amministrazione comunale di Macerata impegna per altri tre anni i maceratesi a farsi carico dei famigerati programmi di accoglienza Sprar, la Lega di Matteo Salvini ribadisce l’impegno a mettere al primo posto della politica locale il bene dei cittadini e non di sedicenti rifugiati».

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