Macerata

L’Accademia di Belle Arti di Macerata piange il prof Luigi Pagliarini, pioniere della Robotica

Il professore e artista era malato da tempo, si è spento oggi nella sua abitazione a Pescara. Il cordoglio dell'Accademia

MACERATA – L’Accademia di Belle Arti di Macerata piange la scomparsa del professor Luigi Pagliarini, spentosi oggi a 60 anni nella sua abitazione a Pescara. Genio visionario, artista amatissimo dai suoi studenti, è stato un punto di riferimento per docenti e studenti. Era malato da tempo. Pagliarini, professore di Teoria della Percezione e Psicologia della Forma, Semiologia del Corpo, Psicologia dei consumi culturali e di massa, era considerato un pioniere nel campo della robotica. Neuropsicologo di formazione, artista impegnato dai primi anni ‘90 nella software art e robotica d’arte, aveva insegnato anche Design dell’Innovazione presso l’ISIA di Pescara ed aveva ricoperto l’incarico di Consultant Professor presso il Playware della Danish Technical University dove si è occupato di Robots and Dynamic Agents Interfaces Design. Un genio visionario. In passato, ha collaborato a diversi progetti con realtà quali LEGO Group (ha progettato il “LEGO Stadium” nel 1998 spettacolo di robot-calsio esibito a la Cite des Sciences et de l’Industrie di Parigi e “Interactive LEGO football” gioco didattico di robot che giocano a calcio, nel 1999), SONY e Real World Records. La sua storia professionale è ricca di pagine e di esperienze.

È stato fondatore e direttore del Pescara Electronic Artists Meeting; direttore artistico di Ecoteca; curatore della sezione di Robo[art] del Robotsatplay Festival in Danimarca; inventore e fondatore di RoboCup Junior e ha pubblicato su libri, riviste, webzines, su atti di congressi e conferenze internazionali. Era membro del comitato editoriale del “Journal of Artificial Life and Robotics”, del comitato editoriale della Rivista di Psicologia dell’Arte, membro del Comitato Scientifico della Conferenza Internazionale Psychology-Based Technologies e membro direttivo di APEXperience. Ha esposto i suoi lavori in diversi musei e pubblicato su libri, riviste e congressi. Il suo lavoro è stato riportato sulla stampa in tutto il mondo. Se ne va un innovatore, un visionario, un pioniere. Ma soprattutto un professore appassionato che ha amato profondamente i suoi studenti così come i suoi studenti hanno amato lui. Tutta l’Accademia di Belle Arti si stringe con commozione e riconoscenza alla moglie, ai figli, alla famiglia.

«Un uomo colto e visionario – il ricordo della direttrice Rossella Ghezzi Luigi Pagliarini ha dedicato la sua vita all’arte e all’insegnamento. Ha segnato, con il suo vivere l’Accademia, una traccia indelebile della sua generosità intellettuale e della sua incredibile forza creatrice di movimenti culturali d’esempio per tutta la comunità accademica, studenti e docenti. Chi lo ha conosciuto non può che ricordarlo come unico e sorprendente uomo dalla grande anima, che ha saputo costruire, con immensa e naturale dedizione, una visione dell’arte condivisa e partecipe. Ne è un esempio il suo “Manifesto per un’arte corale”, pubblicato nel 2020, che raccoglie l’essenza del suo approccio alla vita, allo studio, all’arte e da cui queste splendide parole: “Manifesto per un’arte corale mette un punto fermo per un’autentica ripartenza, con l’intento concreto di superare individualismi ed egocentrismi e con un’attenzione privilegiata verso le nuove generazioni chiamate alla sfida della costruzione di una nuova comunità artistica”». Gli studenti, conferma la direttrice, sono la sua più grande eredità che questo straordinario docente lascia all’Accademia.

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