Macerata

29 tamponi positivi al Coronavirus nella casa di riposo di Cingoli: i contagiati salgono a 35

Sulla questione sono intervenuti anche i sindacati. Le persone positive rimarranno, per ora, nella struttura e le quattro negative saranno isolate in un’ala diversa. Il sindaco Vittori: «Abbiamo bisogno di operatori e infermieri per la casa di riposo; non abbiamo più le mascherina»

La casa di riposo di Cingoli (Immagine Google Maps)

CINGOLI – Preoccupa la situazione nella casa di riposo di Cingoli dove le persone risultate positive al Coronavirus salgono a 35. Questa mattina, 15 marzo, è infatti arrivata la notizia che oltre ai primi sei contagiati, altre 29 persone sono risultate positive ai 33 tamponi effettuati; dunque solo quattro ospiti non sono stati contagiati dal virus.

Non tutti i nuovi casi (tra i positivi ci sono anche due operatori al momento) sono sintomatici e le persone positive, attualmente, si trovano ancora nella struttura cingolana. La situazione nella casa di riposo di Cingoli preoccupa molto la popolazione e non solo dato che ci sono anche altri cittadini che hanno manifestato dei sintomi.

Sulla questione sono anche intervenuti i sindacati che hanno subito scritto a KCS Caregiver, la cooperativa che gestisce il servizio per conto dell’ASP 9, al sindaco di Cingoli e all’Asp stessa.

Il sindaco di Cingoli Michele Vittori ha comunicato che i familiari degli ospiti «possono rivolgersi per le informazioni che li riguardano, in stretta aderenza alla riservatezza delle informazioni personali, all’assessore Martina Coppari che risponde ai numeri 329-6176189 e 331-3916158. È possibile chiamare anche al sindaco Michele Vittori al numero 328-8620457 e al vice sindaco Filippo Saltamartini al numero 339-2773250».

«Ben 29 ospiti della nostra Casa di riposo sono risultati positivi. L’Asur non è stata in grado di portarli in ospedale. E intanto aumenta il contagio – ha spiegato il primo cittadino Michele Vittori -. Ieri e oggi, i malati sono stati visitati dai medici di famiglia. Non si registrano i sintomi del virus (polmonite o febbre alta) che possono portare al ricovero ospedaliero ci hanno detto.

Non riusciamo a trovare nuovi operatori e infermieri per la casa di riposo, dove i pensionati devono anche essere accuditi, ristorati e curati. Abbiamo pochi operatori per oltre 40 ospiti – ha proseguito il sindaco -. Il nostro ospedale, depredato di risorse da giugno, non è in grado di aiutare a spegnere questo vero e proprio focolaio. Se avessimo avuto un vero ospedale, come avremmo diritto, le cose sarebbero diverse e non come oggi.

Da giorni siamo in contatto con Prefettura, Regione, Asur e Protezione civile nazionale e regionale. Ma non c’è ancora nulla. Abbiamo chiesto al Governo, al Ministero dell’Interno, alla Regione e all’Asur che se non sono in grado di mandare medici e infermieri presso l’ospedale di Cingoli e la casa di riposo che è diventata una vera struttura di malati da Corona Virus, si faccia almeno ricorso alla sanità militare» ha continuato che ha anche richiesto l’invio di medici militari.

«Ma sembra che la situazione possa essere sfuggita di mano. Nessuno è più in grado di dare risposte – ha proseguito Vittori -. Il Comune si è pure attivato per reperire mascherine da distribuire ai cittadini. Anche questa operazione è ferma, perché la fornitura è bloccata all’aeroporto di Fiumicino in attesa di un visto dell’Istituto superiore di sanità che tarda ad arrivare. Dobbiamo davvero stringerci a coorte. Non è vero che questa è una semplice influenza, ma è una vera pestilenza che già ha provocato nel nord centinaia di morti».

«Dobbiamo cercare di proteggere anche i pochi medici e infermieri che abbiamo. Alcuni di essi si sono ammalati (un medico e una infermiera) – ha proseguito Vittori -. Anche loro lamentano la carenza delle mascherine protettive e di tutto ciò che deve essere buttato dopo il contatto con un paziente affetto da covid-19. Per le operatrici della Casa di riposo stiamo disperatamente cercando, insieme alla cooperativa che gestisce la struttura, di rimediarne alcune. Abbiamo chiesto anche ai pensionati, ma all’appello nessuno si è presentato. Se c’è qualcuno si faccia avanti e chiami il COC comunale 331 6906665».

Attualmente le 35 persone positive rimangono quindi nella casa di riposo e i quattro ospiti negativi si trovano in un’ala isolata.

(Notizia in aggiornamento)

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