Macerata

A 15 anni ruba i gioielli alla mamma e li rivende al Compro oro, due condanne

Il minorenne lo aveva fatto per pagarsi un cellulare e degli accessori per il motorino. Un anno e quattro mesi per la titolare e un commesso di un Compro oro della provincia di Macerata accusati di ricettazione. Un terzo imputato è stato assolto

Il tribunale di Macerata

MACERATA – Quando la madre non era in casa o era impegnata in altre faccende lui era entrato in camera da letto e le aveva portato via anelli e bracciali. Era il 2012, all’epoca il ragazzino aveva 15 anni. Per tre volte, accompagnato dagli amici, si sarebbe recato in un Compro oro della provincia di Macerata per rivendere i gioielli, i soldi ricavati li aveva poi usati per acquistare un cellulare e accessori per il motorino. Dopo nove anni da quei fatti, ieri la titolare (una donna che oggi ha 81 anni) e un dipendente dell’esercizio commerciale (oggi 34enne) sono stati condannati a un anno e quattro mesi di reclusione, pena sospesa, e al pagamento di 600 euro di multa. Erano accusati di ricettazione. Stesso reato contestato anche a un giovane che oggi ha 36 anni e che all’epoca aveva lavorato anche lui come commesso nel Compro oro. Per quest’ultimo il giudice ha emesso sentenza di assoluzione “per non aver commesso il fatto”.

I fatti, dunque, risalgono al 2012. Secondo l’accusa, ieri sostenuta in aula dal pubblico ministero Rocco Dragonetti, in tre giorni, il 13, il 14 e il 15 novembre, il minorenne di origine straniera, si era recato in un Compro oro per rivendere gioielli rubati alla mamma. Con lui c’erano degli amici e davanti a loro il 15enne avrebbe estratto anelli da donna e bracciali sia da uomo che da donna che di volta in volta aveva preso di nascosto alla mamma. In base a quanto ricostruito nel corso delle indagini il valore complessivo di quell’oro era di circa 6.000 euro, ma il ragazzino in cambio aveva ottenuto appena 970 euro che però erano bastati per gli acquisti che aveva programmato di fare: un telefono cellulare e degli accessori per il motorino.

Alla fine però, il 15enne, messo alle strette, confessò i furti alla mamma e insieme si recarono prima al Compro oro, poi dai carabinieri. A seguito della denuncia e delle successive indagini finirono sotto processo con l’accusa di ricettazione la titolare, oggi 81enne, e due commessi che oggi hanno 34 e 36 anni. Per la Procura sia l’anziana che il 34enne a cui sarebbero stati consegnati i gioielli, non avrebbero chiesto un documento di identità né al minore né a chi lo aveva accompagnato, così come nessuno gli avrebbe chiesto come si fosse procurato tutto quell’oro dal momento che molti erano gioielli da donna. Ieri il giudice Vittoria Lupi, accogliendo le richieste del pm Dragonetti, ha condannato l’81enne e il 34enne a un anno e quattro mesi di reclusione, pena sospesa, e al pagamento di 600 euro di multa, e ha assolto il 36enne con la formula “per non aver commesso il fatto”. L’avvocato Paolo Giustozzi si è detto soddisfatto per l’assoluzione del 36enne, «è risultato completamente estraneo ai fatti», ma ha preannunciato il ricorso in Appello per la posizione dell’81enne. Il terzo imputato, difeso dall’avvocato Maria Elena Sacchi, potrà valutare l’eventuale impugnazione della sentenza una volta depositate le motivazioni.

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