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Cercare il partner online? Si può e funziona. Meetic ci spiega come

Abbiamo intervistato Roberta Aloisio, Marketing Manager per l'Italia del portale di incontri Meetic, che ci ha illustrato questo fenomeno spiegando perché è tanto gettonato

Cercare il partner online si può. Tantissimi i siti, nonché le applicazioni, che consentono di conoscere persone sul web, scambiare informazioni, condividere passioni, al fine di costruire una relazione. Fra questi, spicca senza dubbio il portale di incontri meetic.it. Abbiamo intervistato Roberta Aloisio, Marketing Manager per l’Italia del noto portale, per approfondire questo fenomeno.

Come e quando nasce Meetic? Può raccontarci un po’ della sua storia?
«L’azienda è stata fondata da Marc Simoncini nel novembre 2001 in Francia, e nel 2005 in Italia. Oggi è appartenente al gruppo Match/IAC. L’idea del sito è nata durante una cena organizzata dal fondatore Marc Simoncini dove, in compagnia di tre amici separati e divorziati, si discutevano le difficoltà dei trentenni nel fare incontri. La risposta a questa necessità è stata identificata con il mondo digitale, lo strumento più naturale per conoscere nuove persone, da cui è nato Meetic. Essendo leader nei servizi di dating, siamo in grado di proporre molteplici modalità di incontro e conoscenza grazie a un’offerta varia e completa di servizi e opportunità».

Qual è la fascia d’età più numerosa tra gli utenti (uomini e donne)?

Roberta Aloisio, Meetic
Roberta Aloisio, Meetic

«Ad oggi i single in Italia sono 15 milioni (18-65, fonte Eurostats 2015), 9 milioni i single attivi nella ricerca di un partner (Fonte Meetic LoveEconomy2016). Meetic è un servizio di utenti aperto a tutti (giovani, adulti, uomini, donne, omosessuali, eterosessuali, etc) con il solo limite dell’essere maggiorenne.
Ecco alcuni dati:
▪Community Meetic – 57% donne / 63% uomini;
▪Gli Over35 utilizzano per le loro ricerche soprattutto il desktop;
▪Circa 40% dei giovani (18-24) prediligono l’utilizzo di Meetic tramite l’APP.
Alcune curiosità sulla community di Meetic:
▪Il 30,5% degli uomini e il 29,20% delle donne pratica un’attività sportiva;
▪Gli uomini preferiscono la palestra o il calcio mentre le donne il fitness, la palestra o il nuoto;
▪Gli uomini preferiscono gli strumenti musicali, il cinema e i viaggi, mentre le donne musica o libri».

Quali sono le politiche e i sistemi per proteggere gli utenti da stalker ed eventuali profili di escort o malintenzionati?
«La priorità di Meetic è garantire un ambiente conviviale, sicuro e di qualità per fare nuovi incontri. Il sito mette infatti a disposizione diversi strumenti per gestire la tranquillità degli utenti. Grazie alla funzione Lista nera/ Blacklist, è possibile decidere di non essere più contattati da un iscritto, il quale non potrà più scrivere o invitare a conversare. Grazie ai Filtri sui contatti è possibile scegliere da chi si può essere contattati sul sito. Gli utenti che non corrispondono a questi criteri non potranno mettersi in contatto. Meetic mette a disposizione un servizio clienti composto da oltre 100 persone che lavorano 24 ore su 24 (7 giorni su 7) per garantire che i contenuti pubblicati siano conformi allo spirito del servizio e alle condizioni generali d’uso del sito. Inoltre sulla piattaforma è possibile visualizzare consigli, suggerimenti e best practices per vivere in tutta tranquillità il dating. Tra le pratiche più consigliate, vi è sicuramente quella di segnalare ogni situazione «anomala» o ‘sospetta’ inviando in un solo clic la segnalazione preimpostata al servizio clienti».

I siti di incontri online come hanno cambiato il modo di approcciarsi con l’altro sesso? La reputate una rivoluzione positiva o negativa? In fondo si parte da una sorta di vetrina…
«Il dating online ha sicuramente impattato il modo di conoscere persone. La sua fruibilità, la rapidità che offre alle persone di rompere il ghiaccio, e la possibilità di moltiplicare le occasioni di un incontro dal vivo sono degli elementi che nel passato non esistevano se non in rarissimi casi. Inoltre il ritmo frenetico delle nostre giornate, i corsi a cui ci iscriviamo, gli impegni personali non sempre ci permettono di metterci nella condizione migliore di aprirci agli altri e di fare conoscenza in modo approfondito. Paradossalmente, il dating minimizza il momento del contatto e ci fa approdare direttamente alla fase di presentazione/scoperta dell’altra persona. Secondo un recente sondaggio Lovegeist (ricerca commissionata da Meetic), la tecnologia non starebbe uccidendo il romanticismo. Se chi che la pensava così era il 56% degli italiani nel 2016, adesso solo il 42%. Le cifre sono destinate a diminuire ancora di più! Perché ormai ci mancano le occasioni. Per questo Meetic ha deciso non solo di creare delle piattaforme/vetrine virtuali ma di farlo con momenti Reali (come i viaggi o gli Eventi) in cui lo scambio virtuale è solo il primo momento, ma il secondo avviene nella vita vera».

Avventure o storie che terminano in matrimonio: come reputano gli utenti l’esperienza su Meetic?
«L’esperienza di dating su Meetic è molto personale: essendo aperto a tutti, ognuno può iscriversi con obiettivi e mire diverse. Generalmente essendo un servizio che punta sull’affidabilità e sull’aspetto sicurezza, oltre che essere un servizio a pagamento, gli utilizzatori sono principalmente persone che hanno progetti in linea con la nostra filosofia. Poi ovviamente le vie dell’amore sono infinite e ognuno è libero di costruire una o “la” storia d’amore, o vivere solo un’avventura, o semplicemente di ampliare la propria cerchia di conoscenze. Noi riceviamo quotidianamente sia dei feedback in merito a consigli, miglioramenti, idee di eventi che delle testimonianze che ci raccontano quelli che noi chiamiamo Happy Ends. Sono nella nostra pagina istituzionale e ogni mese li pubblichiamo anche nella nostra rubrica Meetic & You sulla pagina Facebook. Di solito sono principalmente donne, che ci raccontano eventuali diffidenze iniziali, e poi effettivamente la sorpresa per aver incontrato la persona giusta. La cosa carina è che spesso veniamo anche invitati ai matrimoni e nel nostro ufficio abbiamo una bacheca aggiornata di foto a cui teniamo tanto. È l’aspetto umano del nostro lavoro che solo apparentemente sembra solo digitale».

Infine, quale consiglio può dare ai single che ancora sono indecisi su questo nuovo modo di trovare il partner?
«Ricette d’oro non ce ne sono: le interazioni sono sempre (e per fortuna) il frutto un po’ dell’azzardo e il timing è tutto. Ma generalmente noi consigliamo di:
Essere autentici: non solo nell’approccio, ma fin dall’inizio. Il che si traduce nel consiglio di presentarsi nel modo più veritiero possibile. Un esempio pratico è la foto del profilo: ognuno vuol apparire e vedersi giovane ma è molto meglio (e decisamente più carismatico) un sano sorriso e una piena consapevolezza di come si è adesso che una foto di 10 anni fa.
Rimanere aperti e gentili: non bruciare troppo le tappe, visto che già a rompere il ghiaccio ci pensa il dating. Cercare di esser curiosi, con la voglia di conoscere e scoprire l’altra persona conservando un genuino rispetto dell’arte e del timing dell’incontro.
Chiarire bene cosa si vuole e si cerca: molto spesso si entra in contatto con persone che hanno percorsi e storie diverse pertanto è sempre buona norma approcciarsi in modo discreto e magari con un tocco di leggerezza!
Non esitare a incontrarsi nella realtà: non appena si sente una certa alchimia, è bene non cadere nell’idealizzazione dell’altro/a e proporre un vero incontro. Magari in un luogo neutro e pubblico per sentirsi a proprio agio e meglio predisposti a fare un passo avanti nell’incontro».

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