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Fileni e l’università di Camerino insieme per la ricerca

«Ringrazio in particolare il cavaliere Giovanni Fileni che ha sempre creduto nelle potenzialità della ricerca scientifica universitaria e nella sinergia tra mondo accademico e mondo delle imprese per l’innovazione tecnologica e lo sviluppo del territorio», dice il rettore Pettinari

Un momento della presentazione del nuovo macchinario acquistato dalla collaborazione tra l'azienda Fileni e Unicam
Un momento della presentazione del nuovo macchinario acquistato dalla collaborazione tra l'azienda Fileni e Unicam

CAMERINO – Prosegue la collaborazione tra l’università di Camerino e l’azienda Fileni, che ha voluto ancora sostenere Unicam attraverso un supporto finanziario di 150 mila euro nell’acquisto di una nuova moderna strumentazione scientifica per analisi sempre più efficienti e precise. Il nuovo strumento è uno spettrometro di massa Q-TOF: un analizzatore ibrido ad alta efficienza, ideale per tutte le applicazioni in cui è necessaria l’identificazione certa di composti, poiché consente la determinazione di innumerevoli molecole, che sono presenti in natura oppure prodotte dall’uomo.

«È con grande soddisfazione e con un sincero ringraziamento – dice il rettore dell’università di Camerino Claudio Pettinari – che oggi inauguriamo questo macchinario così innovativo che l’azienda Fileni ha voluto donarci nell’ambito del progetto “Innovation Lab”, condiviso da Fileni per sostenere Unicam dopo il terribile sisma del 2016. Ringrazio ancora i vertici dell’azienda, in particolare il cavaliere Giovanni Fileni che ha sempre creduto nelle potenzialità della ricerca scientifica universitaria e nella sinergia tra mondo accademico e mondo delle imprese per l’innovazione tecnologica e lo sviluppo del territorio».

«Con grande piacere vediamo il nostro contributo per l’università trasformarsi in una risorsa utile e concreta per la ricerca scientifica – sottolinea Roberta Fileni, direttore marketing e comunicazione dell’azienda Fileni -. Sostenere la creazione e lo sviluppo dell’Innovation Lab è infatti per noi un modo per aiutare la comunità colpita dal sisma a ripartire come e meglio di prima ma è anche l’occasione per dotare Unicam di strumenti per migliorare la conoscenza condivisa. Lo spettrometro di massa potrà rivelarsi utile in numerose applicazioni e servirà, tra gli altri, anche alla nostra azienda, permettendoci di indagare in profondità le caratteristiche dei nostri prodotti, identificando ciò che li distingue dagli altri e contribuendo a trovare le modalità più idonee e sostenibili per mantenerli sempre più sani e sicuri per i consumatori».

I vantaggi fondamentali del Q-TOF, rispetto ad altri spettrometri già presenti nel laboratorio di spettrometria di massa di Unicam sono la possibilità di determinare in modo accurato e preciso la dimensione della molecola, fornendo la misura della massa con diverse cifre dopo la virgola, nonché di determinare composti sconosciuti e non prevedibili dalle normali indagini analitiche. «Le elevatissime potenzialità di tale strumentazione – spiega il professore Gianni Sagratini, docente Unicam, responsabile del corso di laurea in Scienze Gastronomiche e della piattaforma tematica di Ateneo su Alimenti e Nutrizione – permetteranno l’identificazione di caratteristici marker per valutare la shelf life del prodotto proprio in funzione dei progetti che coinvolgono Unicam e Fileni nello sviluppo di un nuovo imballaggio biodegradabile destinato alla conservazione della carne bianca bio, nonché effettuare studi di cessione relativi a materiali per imballaggi (food contact material)».

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