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Al via Tipicità con 120 eventi per il Made in Marche non solo a tavola

Dal 3 al 5 marzo al Fermo Forum. Tre i padiglioni Wine&Food, Experience e Art&Genius da visitare. Tra gli ospiti speciali Neri Marcoè. Le proposte dell'Università Politecnica delle Marche tra storia, genetica e tecnologia

(Foto: Tipicità)

FERMO – Arriva Tipicità e porta i tanti colori delle Marche al Fermo Forum. Appuntamento dal 3 al 5 marzo con la kermesse delle qualità marchigiane. «Ce ne sarà per tutti i gusti, con tanti personaggi dall’Italia e dall’estero, prestigiosi chef, degustazioni guidate, esperienze di manualità, situazioni da vivere intensamente tra tradizione e proiezione nel futuro», dicono gli organizzatori. Ben 120 gli eventi in programma ed oltre 200 le realtà da visitare in stand ed aree dedicate.

Tra le novità degli ultimi giorni c’è la presenza annunciata di Neri Marcorè. L’artista di Porto Sant’Elpidio parteciperà, il 4 marzo, all’incontro (accreditato anche dall’Ordine dei Giornalisti) Eppur si muove! Esperienze nel mondo dell’informazione e della comunicazione tra il dramma del sisma e le spinte alla rinascita e parlerà come ideatore del Festival RisorgiMarche, che la scorsa estate ha portato migliaia di persone nelle zone simbolo del terremoto per assistere a concerti dei più importanti cantanti italiani.

La sua esperienza, insieme a quella di numerose altre persone, è la testimonianza di un territorio che ha tanto da raccontare, attraverso i suoi paesaggi, la sua storia, la sua biodiversità, i suoi sapori. I visitatori di Tipicità le potranno scoprire tutte attraversando i tre padiglioni Wine&Food, Experience ed Art&Genius.

Non solo miele, distillati, vini, caffè, carni fresche, conserve, pane, salumi, verdure all’insegna della genuinità, del biologico e del km 0; tra le realtà presenti si potranno trovare dei prodotti che appartengono al Dna delle Marche, sapientemente mantenuto negli anni dai nostri agricoltori. Solo per citarne alcune: vino maturato in anfore di terracotta, vernaccia di Serrapetrona passito, anice verde di Castignano, olio di semi di vinaccioli, pizza biologica con farine antiche, pizza con grasselli e pasta madre con grani autoctoni, zafferano, patate dei Sibillini, legumi e cereali in via d’estinzione coltivati dagli agricoltori custodi della biodiversità, crema di fave, Arancia del Piceno, Mela Rosa e Pera Angelica.

Gli amanti dello stoccafisso potranno scoprire i differenti modi di prepararlo e cucinarlo delle varie “scuole” marchigiane, e poi ancora acciughe sotto sale, sottolio e marinate, gelato biologico e l’Amandovolo, un dolce di cui pochi conoscono l’esistenza. Sarà un viaggio di conoscenza attraverso il gusto.

L’Università Politecnica delle Marche sarà presente al Fermo Forum, al grande giardino delle biodiversità, da vivere tra animazioni, laboratori e l’incontro con varietà in via d’estinzione. La difesa della diversità genetica si “sposa” con la tecnologia per lo studio delle popolazioni (origine ed evoluzione) e per la loro coltivazione sostenibile. Con applicazioni innovative verranno mostrate le piante con immagini ravvicinate multispettrali e si potrà comunicare con le piante stesse attraverso sensori posti nel terreno per sapere se hanno bisogno di acqua. Ci sarà anche il “cavolo verde di Macerata”,

GLI APPUNTAMENTI AL GARDEN a cura dell’Univpm
Sabato 3 marzo, alle 11, incontro su “Le comunità locali recuperano i frutti antichi: mela Rosa e pera Angelica”. I ricercatori Univpm (Davide Neri e Giorgio Murri) racconteranno il loro percorso nella biodiversità frutticola accompagnati dagli agricoltori e dai rappresentanti delle comunità locali che testimonieranno il successo di due casi studio. Più lunga e articolata è la storia della mela Rosa, già descritta come mela del piceno in epoca romana e diffusa nelle zone montane interne in particolare nei Sibillini, più recente e dinamica è la storia della pera Angelica probabilmente introdotta nel pesarese nel 1700 e in grande espansione all’inizio del novecento soprattutto nel comune di Serrungarina. Ci saranno i responsabili delle comunità locali e i coltivatori della Mela Rosa e della pera Angelica, Ambra Micheletti, ASSAM – Agenzia per i Servizi nel Settore Agroalimentare della regione Marche; Gianna Ferretti, Facoltà di Medicina Università Politecnica delle Marche.

Domenica 4 marzo alle ore 15 ci sarà la presentazione a cura del prof. Roberto Papa “Il monachello dalle Ande ai Sibillini. Una storia millenaria raccontata dal DNA”. Il monachello è una varietà locale di fagiolo che l’Univpm ha scoperto per la prima volta nel 2000. Con il prof. Papa ci saranno Gianluigi Angelo Lanini di Sellano Valnerina e Augusto Congionti di Pievebovigliana gli agricoltori che conservano questo legume.

I CONVEGNI
Sabato 3 marzo, alle 15.30, alla Sala convegni Raffaello Forum Inaugurale con la presenza del Rettore Sauro Longhi.
www.tipicita.it/project/forum-inaugurale-2/
Domenica 4 marzo, alle 10.00, alla Sala convegni Crivelli “Oltre il terremoto: eccellenza ed innovazione per il rilancio del territorio”.
Lunedì 5 marzo, alle 14.30, alla Sala convegni Raffaello: “La rigenerazione dell’appennino centrale: ricostruzione e sviluppo economico”

WINE HACKATHON
Durante le giornate del 3 e 4 si terrà il primo hackathon sul vino delle Marche dal titolo “Wine hackathon enogastromarcheting – Progettare una destinazione sostenibile”. Unimc e Univpm, Assam, Imt e Consorzio Vini Piceni, Marchigianamente, Tipicità insieme per rilanciare le Marche come destinazione enogastronomica.Gli hackathon sono eventi in cui diversi gruppi di partecipanti lavorano su un‘idea o un progetto. In questo hackathon sul vino in 24 ore viene chiesto di lavorare sulle strategie regionali da intraprendere per promuovere il territorio marchigiano come destinazione enogastronomica.

Tipicità apre le porte sabato 3 marzo alle 9.30, biglietto di ingresso 8 euro. La manifestazione, alla sua ventiseiesima edizione, è organizzata dal Comune di Fermo, con UBI Banca nel ruolo di project partner e con la collaborazione della Regione Marche, delle Università di Ancona, Camerino e Macerata, insieme a una nutrita squadra di enti locali.

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