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“Sweet Rossini”:  la sfida all’ultimo dolce dei grandi pasticceri

L'Ampi, Accademia Maestri Pasticceri Italiani, guidata da Gino Fabbri e Iginio Massari, nell’anno del 150° Rossiniano, ha presentato il progetto dedicato al grande compositore, rigorosamente ispirato all'interesse che il “Cigno di Pesaro” manifestava per le arti della cucina e la cultura della tavola

Daniele Vimini e Andrea Urbani
Daniele Vimini e Andrea Urbani

PESARO- Nell’anno delle celebrazioni dei 150 anni dalla morte di Rossini, e nella settimana del suo “Buon NON compleanno”, Rossini continua a essere celebrato.

A Pesaro è stato presentato il progetto “Sweet Rossini”, presenti a Casa Rossini anche il vice sindaco e assessore alla Bellezza e Vivacità di Pesaro Daniele Vimini e gli autorevoli membri Ampi, l’Accademia Maestri Pasticceri Italiani guidata da Gino Fabbri e dal presidente onorario Iginio Massari. Pesaro sarà pronta ad ospitare il top della pasticceria italiana, rigorosamente ispirata al celebre compositore. «Avevamo annunciato che l’omaggio al genio di Rossini – ha detto Daniele Vimini, vice sindaco di Pesaro – sarebbe stato attraente, trasversale, entusiasmante e a tratti ‘pop’. ‘Sweet Rossini’ presentata oggi da Ampi è tutto questo: esalta e racconta, con un progetto inedito, di qualità e dall’appeal mediatico internazionale, l’interesse che il Cigno ha dedicato verso le arti della cucina, verso la cultura della tavola e la filosofia della convivialità. Un’attitudine meno conosciuta ma altrettanto eccelsa. Sweet Rossini svelerà l’interpretazione contemporanea dei lasciti rossiniani in fatto di cultura gastronomica, in particolare nel campo dolciario. Il dolce che nascerà da questo progetto, e che sarà presentato prima del Rof, diverrà patrimonio internazionale che i turisti potranno portar con sé come ricordo di Rossini e della città». 

Daniele Vimini e Andrea Urbani
La presentazione dell’iniziativa

“Sweet Rossini” prevede, a fine maggio una prima tappa riservata agli addetti ai lavori Ampi in cui sarà effettuato il test del prodotto, e una seconda tappa “pubblica”, nell’estate 2018, a Pesaro, in cui verrà consacrato – con un riconoscimento ufficiale e un premio – il pasticcere vincitore del “Premio Sweet Rossini”. «Abbiamo voluto fare un passo avanti: rendere la nostra Accademia ambasciatrice del lato più dolce del grande Rossini – precisa Gino Fabbri, presidente Ampi –  Lo faremo rispettando i nostri dettami: perfezione nello stile, attenzione scrupolosa nell’uso delle materie prime e virtuosismo creativo». Qualificata e autorevole la giuria: «Il dolce vincitore diventerà il simbolo di Rossini – ha aggiunto Andrea Urbani, maestro Ampi, titolare di ‘Guerrino Pasticceria & Banqueting’ – Il regolamento prevede, fra l’altro, l’utilizzo di materie prime d’eccellenza e 60 giorni di shelf life (conservabilità) del dolce senza l’utilizzo di conservanti. Ci aspettiamo una buona adesione alla sfida». La chiamata alle “fruste” di Ampi si rivolge anche ai 4 accademici marchigiani –  Claudio Marcozzi (pasticceria “Picchio” di Loreto), Roberto Cantolacqua, (dell’omonima pasticceria di Tolentino); Armando Lombardi (vice presidente AMPI, dell’omonima pasticceria di Osimo) e Andrea Urbani (di “Guerrino Pasticceria & Banqueting” di Fano).

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