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Moda uomo 2018: irriverenza e narcisismo in chiave grunge

Paola Rotolo, giornalista laureata in Design della Moda, racconta le tendenze. Tante le novità con uno sguardo al passato tra gilet, bretelle e papillon

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Irriverenza è la parola d’ordine per la moda uomo di quest’anno. Desideroso di farsi notare, l’uomo indipendentemente dall’abito che indossa sembra sussurrare “Hei, tu, guardami!”. Il tutto condito con un retrogusto retrò «perché il fashion system quest’anno ci ha davvero spalancato le porte del passato» parola di Paola Rotolo, giornalista laureata in Design della Moda.

moda uomo«I colori su cui puntare sono i caldissimi aranciati, cammello, cognac, ma soprattutto il rosso. Tante le idee in base alle categorie stilistiche: chi predilige l’abbigliamento da montagna può puntare su un caldo maglione tricot, di quelli con ricche e importanti treccione». Consigli anche per gli sportivi: «Piumini in tessuto tecnico, per lo più in colori basic con inserti colorati oppure full color. Per gli amanti dello street style consiglio una felpona oversize imbottita, magari con un bel collo di eco-pelliccia, perché la furry mania di quest’anno non è solo al femminile».

Papillon e ascot di seta con colori irriverenti e fantasie, ma per chi non ama rischiare?
«I fanatici del classico non possono sbagliare: un cappotto doppiopetto color cammello, modello dritto, un sempreverde estremamente maschile. Gli accaniti del military casual dovranno essere più chic: la proposta sono i nuovi parka, dai modelli classici rivisitati in chiave moderna, sia in stampa camouflage che in verde tinta unita.

Di tendenza anche le giacche kimono, ovvero un capospalla morbido, a metà strada tra un cardigan ed una giacca destrutturata, reso stilisticamente nipponico grazie all’iconico incrocio dei due lembi frontali». Si troveranno a loro agio gli amanti del vintage: «La moda del momento ci dice che puntando su gilet e bretelle sarà un successo assicurato, come su giacche in tweed di tutti i tipi, tessuti check o gessati, purché siano di alta sartoria».

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