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Come scovare il made in Italy

Da sempre, aziende straniere cercano di imitare il Made in Italy, sinonimo di qualità, danneggiandone la reputazione. Reliabitaly ha creato un’app per combattere il fenomeno

Anna, la mia vecchia coinquilina finlandese, nei sei mesi scarsi di vita insieme a Praga, ha scoperto la mia moka. Tralasciando che la stava per trasformare in una molotov, una volta in mia assenza, le è piaciuta molto e ha deciso di iniziare a fare il caffè all’italiana. Mi ricordo ancora il macinato che comprò – e mi mostrò con fierezza – per la prima volta: si chiamava tipo Alfredo, o Alberto, e tutto era scritto in italiano, tutto. Ovviamente non era italiano, era tedesco, ed era stato acquistato in Repubblica Ceca, quindi nulla che giustifichi l’uso dell’italiano – e dell’infelice nome – se non far credere ai clienti che quel caffè fosse italiano. Non c’era scritto made in Italy, ma Anna ne era convinta e io, che ero ormai assuefatta all’ingiustizia del mondo contro il cibo italiano – mai scorderò la scatoletta per single piena di pasta al ragù già pronta – non ho avuto la forza di contraddirla.

Per fortuna, una novità arriva in soccorso di tutte le Anna del mondo: Reliabitaly.
Reliabitaly, che unisce “affidabilità” in inglese, reliability, con, appunto, Italy, è un’associazione no-profit, nata per tutelare il made in Italy. Il made in Italy è, infatti, sinonimo di qualità e per questo la richiesta supera spesso la capacità produttiva. Questo porta le aziende estere alla produzione di prodotti Italian Sounding, ovvero che si fingono italiani attraverso l’uso di immagini, parole, colori che rimandano inequivocabilmente al Belpaese. Il guadagno per l’azienda è enorme, perchè riesce a mantenere bassi costi di produzione e scarsa qualità, senza abbassare il prezzo. Invece, non solo i clienti vengono ingannati, ma il made in Italy tutto viene danneggiato per concorrenza scorretta e perdita di prestigio.

Reliabitaly corre in soccorso dei consumatori, controllando i prodotti e inserendo nel packaging o nell’etichetta il proprio simbolo a garanzia. Inoltre, per essere proprio certi dell’autenticità, l’associazione ha sviluppato un’app, gratuita e facilissima da utilizzare: è sufficiente acquisire il codice del prodotto, come mostrato nel video, e si viene reindirizzati alla pagina web del prodotto.

Video dimostrativo dell’utilizzo dell’applicazione:

Inoltre, se avete un’azienda è possibile associarsi, per sposare la causa, ma soprattutto per rassicurare i clienti dell’autenticità dei prodotti venduti, in particolare se all’estero.
È fondamentale salvaguardare il Made in Italy che, come puntualizzano nel sito web dell’associazione, «non è solo “materie prime” o “processi produttivi” che avvengono all’interno di un territorio circoscritto ma è la combinazione di questi con l’espressione, la sapienza e la capacità di trasformare una materia prima di ottima qualità in un prodotto finito di eccellenza».

Ludovica Merletti

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