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Tendenze food 2020: fast good e cruelty-free

I pronostici sulla cucina si stanno già in parte realizzando. Sono sempre più diffusi i cibi derivanti da filiere ecosostenibili, nuovi dolcificanti e carni vegetali. Il ristorante viene riscoperto come spazio di condivisione e socializzazione

Da Pixabay-Tookapic

Le scelte etico-alimentari degli ultimi anni stanno cambiando a livello mondiale, sia per questioni salutistiche, sia per coscienza personale, nell’ottica del dramma planetario legato alla carenza di cibo. Per questi motivi, in molti si interrogano su quale sarà il cibo del futuro, o quantomeno del 2020. Si riportano di seguito alcune tendenze food che caratterizzeranno i mesi a venire, in locali e ristoranti, ma anche sulle tavole quotidiane degli italiani.

Agricoltura rigenerativa e prodotti vegetali: sono questi gli anni della rivoluzione green, nelle piazze come nelle scelte quotidiane. A questo scopo sembrerebbe che nel 2020 aumenteranno le coltivazioni ecologiche e a basso impatto ambientale, favorendo la biodiversità. Sempre più diffusi i packaging plastic free e i prodotti vegetali e a km 0: farine ricavate da frutta, verdura e arachidi, burro vegano ottenuto con mandorle e semi oleosi, soia e cibi proteici in versione veggie. Stando al rapporto Eurispes 2019, il 7,3% degli italiani dichiara di scegliere una dieta vegetariana o vegana;

  • Carne? Si, ma beyond: cruelty free, veggie ed ecosostenibile sono le parole chiave delle tendenze food del momento. Ormai da alcuni anni si trovano sul mercato alimenti che hanno aspetto e sapore molto simile alla carne, ma che in realtà hanno una provenienza del tutto vegetale. Il 2020 darà l’anno della consacrazione della beyond meat e dei formaggi vegani, non solo sulle tavole degli italiani, ma anche nei ristoranti;
  • Tempo di fast “good” e di “food delivery”, per sentirsi a casa:
    i “fast good” rappresentano la moderna alternativa al fast food. Pensati come luoghi accoglienti, che imitano nel design e nell’atmosfera gli spazi casalinghi, mirano a voler far sentire il cliente libero e a proprio agio. Per questo non ci saranno più orari: la ristorazione punterà a trattorie che saranno anche bar o locali per l’aperitivo, contemplando inoltre spazi per chi preferisce alzarsi tardi e posticipare la colazione. Per questo il bistrot sembra attualmente la soluzione più amata, sia dai clienti che dai ristoratori. Il ristorante diventa poi (o forse sarebbe meglio dire “torna ad essere”) un modo per socializzare, con cene-evento e tavole sociali.
    Quando si parla invece di “food delivery” si fa riferimento ai servizi di consegna del cibo a domicilio. Questo da una parte sta favorendo il fenomeno delle cosiddette “dark kitchen”, ovvero le cucine-laboratorio create appositamente per produrre cibo da consegna, del tutto svincolate da ristoranti e locali. Dall’altra però è anche un modo per agevolare le consegne, con piatti più facilmente conservabili e trasportabili.
  • Riscoprire e reinterpretare la tradizione: la cucina italiana punta al recupero delle materie prime e del Made in Italy, ma con nuove e ricercate tecniche di cottura ed abbinamenti raffinati. C’è voglia di genuinità, ma con un tocco gourmet in più, che permetta di assaporare il piatto sin dalla vista.
    Anche i millennial sono testimoni delle scelte italiane: il loro cibo preferito, in ogni parte dell’Europa, sembrerebbe essere la pasta fresca artigianale, mangiata a casa o nelle botteghe che stanno impazzando nelle grandi capitali come Londra e Parigi. Di contro però, a livello mondiale, sta prendendo piede sempre più la dieta ketogenica, caratterizzata da prodotti low-carb e da un’alta percentuale di cibi proteici;
  • Dolcificanti alternativi: patate dolci, swerve (polialcol presente nella frutta e nei cibi fermentati) e sciroppo di amido di sorgo sono i nuovi dolcificanti a calorie zero. Di derivazione per lo più vegetale, saranno ben presto molto diffusi in supermercati e negozi di alimentari;

Drink analcolici: imitano i cocktail alcolici più celebri, ma in modo totalmente privo di alcool. Si chiamano “Mocktail” e sono la tendenza salutistica più in voga del momento. Una vera e propria moda che pub e bartender stanno provando ad imitare;

Alimentazione per bambini: nel 2020 grande attenzione è rivolta agli alimenti per bambini, sempre più curati, per ottenere prodotti genuini e sperimentali senza rinunciare alla curiosità e al gusto dei più piccoli. Un esempio sono gli hamburger di carne arricchiti con verdure. Lo scopo è quello di invitarli a sperimentare nuovi gusti, con cibi contenenti ogni tipo di nutriente e proveniente da ogni parte del mondo.

L’Africa in tavola: tamarindo, moringa e teff dall’Africa occidentale sono i nuovi prodotti d’importazione. Ultima tendenza tra le salse piccanti è anche l’harissa, preparazione maghrebina fatta con peperoncino, olio d’oliva e aglio;
Blockchain e supply chain: si tratta di nuovi termini per riferirsi alla tracciabilità degli alimenti, dalla terra alla tavola, al fine di garantire materie prime autentiche e trasparenza per ogni consumatore.

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