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Auto ibride: nelle Marche conviene

Nelle Marche più agevolazioni e sgravi a chi acquista un motore ibrido. Marco Titti, direttore Toyota-Lexus Ancona, ci spiega perché conviene acquistare questo genere di auto

Ibrido? Sì grazie. Sono sempre di più gli automobilisti che scelgono di acquistare un’auto che ha due motori: uno elettrico e uno a benzina. Questi lavorano insieme, garantendo una serie di vantaggi che migliorano la qualità della vita e dell’ambiente.

Marco Titti, direttore commerciale Toyota-Lexus Ancona

La casa automobilistica Toyota Italia prosegue la sua spinta verso questa tipologia di vettura, illustrando i vantaggi dal punto di vista economico e ambientale, mentre le amministrazioni locali stanno promuovendo sempre di più l’utilizzo delle ibride sul territorio. Ne è un esempio la regione Marche che ha varato delle agevolazioni ad hoc, inserendole nella nuova legge regionale di stabilità 2017. «A decorrere dal primo gennaio – si legge nel testo della legge del 30 dicembre 2016 n.35 – i proprietari di nuovi autoveicoli con alimentazione ibrida benzina-elettrica o gasolio-elettrica, inclusiva di alimentazione termica, o benzina-idrogeno immatricolati per la prima volta nel corso dell’anno 2017, sono esentati dal pagamento della tassa automobilistica regionale per il primo periodo fisso e per le cinque annualità successive». Le Marche entrano così di diritto nel novero delle otto regioni d’Italia (il 40% del totale) orientate al sostegno di tutti i cittadini che scelgono questa tipologia di auto.

«La Regione con queste agevolazioni ci ha fatto un grandissimo regalo – spiega Marco Titti, direttore Commerciale Toyota-Lexus Ancona (parte del Gruppo Di.Ba) – e acquistando una vettura ibrida si può ottenere un risparmio reale. Ad esempio, con la piccola city car Yaris Hybrid si arriva a un risparmio in 5 anni di 770 euro, per salire a 1.004,40 con i modelli Auris Hybrid, Auris Hybrid Touring Sports, Toyota C-HR, mentre, per quanto riguarda le Lexus, marchio di lusso della casa Toyota, partiamo da un minimo di mille euro per arrivare ad un massimo di 2700 euro che ritornano nel portafogli».

A questi reali vantaggi si aggiungono poi altre agevolazioni, come quelle stabilite dal Comune di Senigallia che ha previsto strisce blu gratis per i veicoli di questo tipo: «Senigallia è stato il primo comune marchigiano a prevedere un misura del genere – prosegue Titti – la sosta gratuita è per i veicoli elettrici o nelle aree del territorio comunale in cui è previsto il pagamento della sosta. Basta esporre all’interno dell’autovettura il tagliando rilasciato dalla polizia municipale». A Pesaro, con un’ordinanza comunale di fine dicembre, si è pensato di dare accesso gratuito alla zona blu ai possessori di ibride. Unica condizione quella di esporre il contrassegno che identifica la tipologia di vettura.

«Andiamo sempre più verso una direzione ecologica e, dal 2011, anno in cui abbiamo preso il mandato Toyota e Lexus, sono aumentati i clienti che hanno scelto questa tipologia di auto. Siamo pienamente soddisfatti e anche i dati nazionali sono molto positivi». Infatti, secondo le statistiche diffuse da ACEA (il principale gruppo per gli standard nell’industria dell’automobile nell’Ue) in Italia, nel complesso dei paesi dell’Unione Europea, le vetture ibride hanno registrato un incremento del 48% rispetto al 2015, con 38.580 unità e il 2,1% di quota. Meno bene, invece, vanno le vendite delle pure elettriche, calate del 5,3%. Colpa, forse, degli scarsi impianti di ricarica sparsi per le vie delle città italiane: «Noi abbiamo pensato anche a questo – conclude il direttore – inserendo all’interno del concessionario delle colonnine di ricarica in modo tale che le persone possano alimentare l’auto anche quando noi siamo chiusi. Hanno una tessera che permette loro di accedere e di non rimanere mai scarichi. Una bella comodità!».

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