Jesi-Fabriano

Jesi al voto, Marasca e le civiche rilanciano programmi e assessori

Il candidato sindaco delle liste civiche della maggioranza uscente: «Uniti non contro qualcuno ma per realizzare progetti. Giunta di 7-8 elementi, non escluse deleghe specifiche ad alcuni consiglieri»

Da sinistra Lucia Basili, Landino Ciccarelli, Matteo Marasca e Marialuisa Quaglieri

JESI – «A differenza degli altri candidati, uniti non contro qualcuno ma per realizzare dei progetti. Io credo che i cittadini l’abbiano capito, non si deve tornare indietro di dieci anni». Così Matteo Marasca, candidato sindaco delle liste civiche della maggioranza uscente (Jesiamo, Patto per Jesi, Orizzonte Jesi, Riformisti per Jesi) nel presentare il programma e ribadire le scelte già effettuate in tema di eventuali futuri assessori: Marialuisa Quaglieri a servizi Sociali e sanità, Landino Ciccarelli a urbanistica e ambiente, Lucia Basili alla cultura. «Terrò per me – ricorda Marasca – la delega ai lavori pubblici, il sindaco sarà spesso sui cantieri a parlare con i cittadini. Abbiamo fatto le scelte sulla base delle competenze, per essere subito pronti e operativi sui progetti da condurre a termine in tempi certi. La Giunta sarà di 7-8 elementi compreso il sindaco, non escluse deleghe specifiche su progetti ad alcuni consiglieri».

Quaglieri fa riferimento ai «progetti sociali che, tramite l’Asp, hanno ricevuto i finanziamenti del Pnrr: supporto ai giovani e prevenzione per evitare l’affidamento al di fuori delle famiglie, attenzione agli “invisibili” con più persone da accogliere alla Casa delle Genti e facendoli rientrare nel regime delle dimissioni protette dall’ospedale, tirocini di inclusione. In sanità, personale da implementare a tutti i livelli e monitorare che avanzi il progetto della nuova palazzina finanziata dalla Regione col Pnrr nell’area dell’Urbani». Dice Ciccarelli: «Primo atto da proporre alla Giunta, dare mandato agli uffici di semplificare il piano regolatore per ciò che riguarda le destinazioni edilizie, adattandolo alle dinamiche e alla complessità in evoluzione delle nuove attività. E poi la riqualificazione della città, da attuale attraverso il riutilizzo. Mappare gli interventi effettuati e da effettuare, procedendo con la digitalizzazione».

Per Basili: «Diversificare la cultura, portandola anche nelle periferie e fuori dai suoi luoghi. Un tavolo permanente della cultura che ne riunisca gli operatori ma anche le attività economiche. Per l’estate, un Festival della musica, certo non con nomi altisonanti ma puntando su gruppi e realtà locale. Infine, rendere la città adeguata all’accoglienza del turista anche nel mese di agosto».

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