Jesi-Fabriano

Il Verdicchio tra economia, turismo e identità di un territorio

L'arte del vino di Cupramontana: tante eccellenze e prodotti di qualità. Torna il Grande Verdicchio, una serie di approfondimenti dedicati al bianco per eccellenza del Centro Italia

CUPRAMONTANA – Sono state oltre cinquanta le cantine provenienti da tutta Italia a Cupramontana dove si è svolto il Premio Etichetta D’oro. L’appuntamento dedicato al settore vitivinicolo è un momento importante a Cupramontana, per la capitale del Verdicchio della Vallesina il vino rappresenta il motore dell’economia, del turismo ed è sinonimo di identità territoriale.

L’edizione 2017 ha visto trionfare per la sezione “Vini bianchi” la Casa Vinicola Casalfarneto di Serra dè Conti (provincia di Ancona) con l’etichetta “Frida” «per l’originalità del nome e per la freschezza del segno grafico». La sezione “Vini rossi” ha visto eccellere Le Cantine di Figaro di Carlo Vicari di Ripatransone (provincia di Ascoli Piceno) con l’etichetta “Tabatha 121212” «per l’essenzialità della grafica dell’etichetta che richiama un’eleganza e contemporanea raffinatezza».

Alla provincia di Ravenna è andata la sezione “Vini spumanti” assegnata all’Az.Agr. Battaglia Graziella-Gurrieri di Comiso con l’etichetta “Donna Grazia” merito di «un profilo elegante e leggero che lascia spazio a una lettura semplice e romantica del prodotto». A quella di Matera la sezione “Vini rosati” assegnata all’Az. Agr. San Vito-Cantine Cifarelli di Montescaglioso con l’etichetta “Frui Paratis 2014” perché «richiama una storia antica trattato con modernità e semplicità». Ancora alle Marche la sezione “pacacking”, precisamente all’Az. Agr. Zaccagnini di Staffolo.

Il sindaco Cerioni durante le premiazioni

A Cupramontana il vino è arte ma anche economia e turismo: sono oltre 300 gli ettari di area destinata alla coltivazione, circa 25 aziende, di cui 9 imbottigliano il proprio vino e una quindicina producono e vendono senza proprie etichette vino sfuso di buona qualità. Un trend in crescita, quello dei produttori, che si avvale del contributo di giovani imprenditori
provenienti anche da fuori regione: «Il settore offre buone prospettive – spiega il sindaco di Cupramontana Luigi Cerioni – l’amministrazione sta investendo molto in un progetto di promozione turistica per coniugare il territorio con le sue eccellenze».

Intanto la prossima settimana torna Il Grande Verdicchio: tre appuntamenti, il 28, il 29 e il 30 settembre, per discutere delle peculiarità del Verdicchio dei Castelli di Jesi della zona di Cupramontana con i produttori del territorio e con alcuni dei più attenti giornalisti del vino italiani. Location d’eccezione per gli approfondimenti del Grande Verdicchio che si terranno a Enocupra, spazio all’interno del MIG – Musei in Grotta di
Cupramontana. Un’area ricavata nelle Grotte del Convento di Santa Caterina oggi gestita proprio dall’associazione La Strada del Gusto di Cupramontana, che raggruppa le aziende vitivinicole della zona, attrezzata per accogliere i visitatori di Cupramontana e per far assaggiare loro un grande numero di vini in un affascinante e completo percorso di degustazione.

Il via giovedì 28 settembre, ingresso gratuito, protagonista la Strada del Gusto di Cupramontana per raccontare il lavoro portato avanti fino a oggi e durante il quale presentare alcune delle iniziative previste per il futuro. A seguire una degustazione dei vini del territorio cuprense in compagnia di Pierpaolo Rastelli del Gambero Rosso e Francesco Quercetti di Slow Wine. Venerdì 29 settembre il primo dei due laboratori previsti: Fabio Pracchia, redattore della guida Slow Wine, andrà alla scoperta di alcune vecchie bottiglie di Verdicchio di Cupramontana. Una degustazione pensata per approfondire non solo le potenzialità in termini evolutivi dei vini di una zona conosciuta come “Capitale del Verdicchio” fin dal 1939 ma anche per riflettere sull’espressività del territorio cuprense con il passare del tempo.

Sabato 30 settembre Monica Coluccia e Alessio Pietrobattista, anche tra gli autori della guida “99 Maison di Champagne”, approfondiranno una delle tipologie meno conosciute ma più attuali della zona, quella degli spumanti. Un laboratorio dedicato al mondo dei metodo classico con particolare attenzione a quelli prodotti nella zona di Cupramontana in un interessante confronto con altri spumanti a base di verdicchio e non solo. I laboratori sono a numero chiuso, per informazioni jacopocossater@gmail.com.

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