Jesi-Fabriano

Vinnatur: è della jesina Francesca Ballarini l’immagine dell’edizione 2018

L'associazione unisce vignaioli che producono vini buoni e rispettosi dell'ambiente. Questo week end organizza la 15esima edizione della manifestazione a Villa Favorita: una degustazione di vini naturali "firmata" dalla jesina Francesca Ballarini

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Francesca Ballarini, illustratrice e visual designer jesina

JESI – Un lungo abito verde con i colori e le forme delle campagne, la morbidezza e la piacevolezza di un bicchiere di vino. Questa l’immagine realizzata da Francesca Ballarini, illustratrice jesina, che si è aggiudicata il concorso indetto da Vinnatur per presentare l’evento clou di quest’anno. Vinnatur è un’associazione di vignaioli che lavorano nel pieno rispetto del territorio, della vite e dei cicli naturali, limitando attraverso la sperimentazione, l’utilizzo di agenti invasivi e tossici di natura chimica e tecnologica in genere, dapprima in vigna e successivamente in cantina. “Villa Favorita – Natural wine tasting” è l’evento clou che si terrà questo week end (14-16 aprile), alla presenza di realtà provenienti da tutta Europa, a Sarego in provincia di Vicenza.

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L’immagine realizzata da Francesca per Vinantur

Francesca Ballarini è una illustratrice e visual designer, laureata all’Isia di Urbino. Lavora come freelance, in uno studio a Jesi.

Come è nata l’immagine che hai realizzato per Vinnatur?
«”Come un abito” è la Terra umanizzata e festosa che si esprime nei suoi frutti, e siamo noi, che come un abito vestiamo di quella terra, ne siamo protetti e soprattutto responsabili: è uno scambio osmotico, continuo, siamo la vigna, l’uva, il vino. Energia pura e inseparabile. Questa è la mia seconda edizione per l’immagine di Vinnatur: nella prima, nel 2013, fui selezionata con “Vasi Comunicanti”Mi trovo spesso a lavorare nell’ambito del vino, sia per interesse personale verso tutto ciò che riguarda la terra e i suoi frutti, che col disegno è una materia meravigliosa e senza fine su cui immaginare e attorno alla quale scoprire nuove forme cangianti. Ed anche per l’esperienza raccolta in questi anni, nel conoscere i viticoltori e il loro lavoro artigianale, approfondendo sempre di più la preziosità dei gesti agricoli, di chi sa esprimere il sapore della terra, consapevole dell’importanza delle diversità».

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“Equilibri”, immagine realizzata per l’etichetta di Chiara Condello

Di che cosa ti occupi?
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Dal 2012 curo l’immagine per il Macerata Opera Festival – Sferisterio, nella veste illustrata/pittografica. Ho disegnato le  scenografia dell’Aida di Giuseppe Verdi, con la regia di Francesco Micheli, andata in scena all’Arena Sferisterio nell’estate 2014 e 2017, e al Teatro Comunale di Bologna nel novembre scorso.  Mi occupo della comunicazione visiva “disegnata” in più settori, in particolare enologico-gastronomico e teatrale. Ho disegnato per il salone Enologica di Bologna, The Wine Revolution di Sestri Levante, curo l’immagine dell’associazione Vi.Te – vignaioli e territori, e ho realizzato le illustrazioni (per etichette e website) per diverse cantine, sia marchigiane come Fattoria Nannì e la nascente ColleOnorato, che fuori regione, come per Elisabetta Foradori (Trentino) e Ampeleia (Grosseto), le cui etichette – dal logo, all’immagine centrale, al lettering – sono tutte a disegnate a mano, come un progetto su carta che prende vita».

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Uno dei manifesti realizzati dalla jesina per la stagione d’opera dello Sferisterio

Come realizzi le tue opere?
«Il potere espressivo del disegno, in genere, io credo sia in questo, e per questa ragione nel mio lavoro scelgo una comunicazione visiva che racconti attraverso la traccia, pittografica, reale, di acqua e di carboncino, di graffiti e di macchie colorate, che esprima il più possibile il versante umano, a volte sfuggente, ma vibrante, che ogni realtà – dal vino al palcoscenico, dalla grano alla terra, dal canto alla musica – possiede, e con poesia, sincera e guizzante, può rivelare».

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