Jesi-Fabriano

Jesi, vincita restituita: Tiziano non deve più chiedere aiuto al semaforo, dov’era tornato dopo i 300mila euro del gratta e vinci

Revocato dalla Procura il sequestro degli assegni: da qualche settimana "l'uomo del cappello" diventato celebre col colpo di fortuna del settembre 2020, era tornato fra viale della Vittoria e viale del Lavoro. Ad assisterlo l'avvocato Marco Polita

Tiziano Pellonara

JESI – Tutti in città lo conoscevano come “l’uomo del capello” che, lanciando in aria e riprendendo il copricapo, raccoglieva le generosità degli automobilisti in coda al semaforo fra Viale della Vittoria e Viale del Lavoro, quando, nel settembre 2020, aveva trovato la fortuna in un gratta e vinci e si era aggiudicato 300mila euro grazie al numero 12 scoperto su un tagliando del gioco “Il Miliardario”. Ma a quel semaforo era stato da qualche settimana visto ritornare, causa il blocco delle somme vinte due anni e mezzo fa. Ora però Tiziano Pellonara, questo il nome del protagonista della vicenda, potrà tornare in possesso dei soldi vinti: a renderlo noto è il legale, l’avvocato Marco Polita, che lo ha assistito nella storia apertasi a fine gennaio sulla base di un provvedimento emesso dalla Procura della Repubblica di Ancona.

Tiziano
Novembre 2017, Tiziano Pellonara al semaforo fra viale della Vittoria e Viale del Lavoro

«Su iniziativa di un parente, che paventava che il mio assistito potesse essere o essere stato circuito da terzi, la Procura aveva sequestrato gli assegni circolari in cui la vincita era stata convertita. Presentato ricorso contro il provvedimento – spiega Polita – la Procura ha, nella serata di lunedì scorso, revocato il sequestro cautelare e disposto la restituzione degli assegni e infine oggi (martedì 14 marzo) il Tribunale del riesame ne ha preso atto e ha posto fine alla vicenda. Tiziano non può essere privato dei suoi averi. La Procura ha preso in esame la documentazione che era stata presentata anche a riguardo di quanto Tiziano ha messo in atto una volta ricevuta la vincita, dal pagamento dei 60mila euro di tasse relative all’aver onorato alcune precedenti pendenze. Fino ad una donazione effettuata alla Caritas, riconoscente per averne in alcune occasioni usufruito dei servizi».

La Dea bendata Pellonara l’aveva incontrata in un gratta e vinci acquistato per 5 euro al distributore esterno della Tabaccheria della Logge di viale Verdi. Lì dove tanti lo avevano, nei periodi del bisogno, supportato e sostenuto. Al rosso del semaforo l’uomo, disoccupato da tempo, si piazzava davanti alle auto ferme e lanciava in aria, per poi riprenderlo, il cappellino. Un rituale seguito dal passaggio fra le vetture, dove raccoglieva offerte e parole di incoraggiamento, spesso esibendo cartelli con messaggi satirici e riferimenti più o meno velati a fatti di politica e attualità. Da qualche tempo il ritorno sul posto, di cui ora però non ci sarà più bisogno, se non per singolare passatempo.

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