JESI – Il video dei vandali che si lanciano la corona d’alloro del monumento ai caduti non è più sulla pagina Facebook del sindaco Massimo Bacci. Le immagini dei giardini pubblici di viale Cavallotti, immortalate da ignoti e caricate su Youtube, non possono più essere visualizzate sulla pagina personale del Primo Cittadino. È lui stesso a spiegare il perché: «La mia intenzione era portare a conoscenza la cittadinanza di ciò che era accaduto, l’obiettivo è stato raggiunto e ho ritenuto opportuno eliminare il post su Facebook – spiega il sindaco Bacci -. A me non piace mettere la testa sotto la sabbia, o voltarsi da un’altra parte».

Una scelta condivisa anche da Samuele Animali di Jesi in Comune: «Il video dei ragazzetti che vandalizzano la corona d’alloro del monumento ai caduti è stato rimosso dalla pagina facebook del Sindaco. Mi sembra una decisione ragionevole».

Nel pubblicare il link a Youtube, il sindaco Bacci aveva scritto: «Questo video che gira sui social non può passare inosservato. Riprende alcuni ragazzi che non trovano di meglio da fare che sbattere di qua e di là la corona d’alloro del monumento ai caduti dei giardini pubblici. Credo sia una testimonianza diretta del forte disagio giovanile che si registra anche nella nostra città. La si può chiamare semplice bravata o atto teppistico, non è questo il punto. Il punto è che dietro questi episodi di vandalismo che si ripetono con troppa frequenza a Jesi, e che vanno certamente condannati, vi sono probabilmente disturbi di comportamento, ricerca di diversivi ad una vita monotona, sensi di vuoto nei nostri giovani che devono essere affrontati con grande responsabilità. Avevo percepito, e molti cittadini me lo hanno confermato, questo diffuso senso di malessere. Per questo ho voluto istituire in questa nuova Giunta un assessorato dedicato proprio ai giovani, finalizzato a svolgere azioni ed attività nel campo dell’educazione civica, ma anche a favorire interventi di supporto a famiglie e scuole affinché vi sia una collaborazione condivisa nell’affrontare tale disagio. Come genitore, ancor prima che come sindaco, ne sono preoccupato».