Jesi-Fabriano

Jesi, alla ricerca di finanziamenti per il nuovo ponte San Carlo

L'amministrazione sta ultimando il progetto esecutivo dopo aver sollecitato la regione a sostenere economicamente la riqualificazione. Marco Giampaoletti, intanto, propone un consiglio provinciale in città

Il Ponte San Carlo chiuso al traffico pesante in attesa di interventi strutturali o del rifacimento completo

JESI – Prima il progetto esecutivo poi, forse, i finanziamenti. Questo sarà l’iter da seguire per il nuovo ponte San Carlo. L’amministrazione sta sollecitando da tempo gli enti sovralocali a farsi carico della ristrutturazione del viadotto che collega la città al quartiere di Minonna, in pessimo stato di conservazione. «Abbiamo già parlato più volte con il presidente della provincia – fa sapere il sindaco Massimo Bacci -, ci hanno detto di attendere la redazione del progetto esecutivo del ponte. È un’attività che abbiamo già svolto».

Nel contempo, il consigliere provinciale Marco Giampaoletti ha presentato un’interpellanza «per chiedere di organizzare un Consiglio Provinciale a Jesi, o in Ancona, con la presenza della Regione Marche, il comune di Jesi e Anas in modo da determinare la possibilità di una collaborazione con un cofinanziamento per la nuova ricostruzione del ponte San Carlo in sostituzione di quello esistente, o la valutazione di una nuova costruzione in un altro asse viario della città come già suggerito dal piano regolatore Secchi».

«L’ingegnere incaricato dei controlli – ricorda Giampaoletti – ha evidenziato uno stato di conservazione piuttosto compromesso causato essenzialmente dalla prolungata esposizione agli agenti atmosferici della struttura portante e la mancanza di interventi di manutenzione che hanno prodotto il diffondersi di fenomeni di ossidazione nelle armature metalliche che, in alcuni casi, in particolare per quanto riguarda le staffe all’intradosso delle travi, ne hanno portato alla rottura. L’analisi sismica ha evidenziato poi indicatori di sicurezza piuttosto bassi, necessaria e urgente pertanto una limitazione del traffico che, in questa fase, interesserà i soli mezzi pesanti».

Ponte San Carlo, di proprietà del comune di Jesi (a differenza di quasi tutte le infrastrutture di questo tipo in capo a province e regioni), prosegue Giampaoletti, «serve per bypassare il traffico e immettersi alle entrate della superstrada Jesi Centro, o per recarsi a Santa Maria Nuova e Filottrano e di conseguenza Macerata e altre direttrici. E viceversa. Dunque è molto importante dal punto di vista viario».

Per sistemarlo, servono oltre 4 milioni di euro, cifra che il Comune non può accollarsi.

Ti potrebbero interessare