Jesi-Fabriano

Jesi, via libera dell’Interporto all’insediamento di Amazon

Cambio di marcia per la struttura intermodale. Il nuovo presidente Massimo Stronati invita il Comune a predisporre la variante urbanistica per accogliere il colosso dell'e-commerce

Il presidente dell'Interporto Marche su Amazon a Jesi

JESI – L’Interporto cambia marcia. Niente più tentennamenti su Amazon. Il nuovo presidente Massimo Stronati, affiancato nel C.d.A. da Roberta Fileni e Gilberto Gasparoni, imprime una considerevole accelerazione nell’iter di accoglimento alla Coppetella del colosso dell’e-commerce. È quanto auspicava l’amministrazione comunale. «Subito al lavoro per Amazon, è un’occasione da non perdere», queste le parole di Stronati nel giorno dell’insediamento. Ieri pomeriggio, i fatti.

Massimo Stronati

«Dopo aver approfondito la documentazione – fa sapere il presidente di Interporto – abbiamo deliberato in CdA l’invio di una lettera al Comune di Jesi per chiedere all’Esecutivo guidato dal sindaco Massimo Bacci di avviare la procedura di variante urbanistica così da poter favorire l’insediamento del polo logistico». Un atto su cui gli uffici tecnici municipali stavano già lavorando, che predisporranno in breve tempo per tentare di convincere la multinazionale di Jeff Bezos a tornare sui propri passi e riconsiderare l’hub da circa 800 posti di lavoro nell’area interportuale.

«L’accordo fra Amazon e Scannel, ovvero lo sviluppatore che ne avrebbe dovuto realizzare il progetto, è scaduto – ha spiegato il sindaco Bacci -. Per luglio prossimo Amazon deve decidere se procedere o meno ad un investimento per una struttura della tipologia di quella che aveva in animo di realizzare a Jesi. Da ciò che mi risulta, l’area della Coppetella resta fra quelle in considerazione. Se Amazon non dovesse più arrivare, dovrà essere fatto un discorso forte su ciò che è avvenuto e sulle responsabilità, su cui io ho un’idea chiara. Abbiamo due mesi in cui fare di tutto per cercare di concretizzare la cosa».

L’investimento dovrebbe ammontare a 4-5 milioni di euro. Si tratterebbe di un mega hub logistico da oltre 60 mila metri quadrati per un migliaio di assunzioni dirette. La struttura di riferimento del colosso per il sud Europa, il cui impatto occupazionale sarà potenzialmente enorme per Jesi, la Vallesina e le Marche.

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