Jesi-Fabriano

Jesi, vertenza Caterpillar: cresce la mobilitazione

Lavoratori davanti al Tribunale di Ancona venerdì 18 febbraio e con tre pullman a Roma per il nuovo incontro al Mise di lunedì 21. Tre offerte in campo ma nessuna apertura su tempi e rinvio dei licenziamenti dalla multinazionale

JESI – Caterpillar, sale il livello della mobilitazione dopo il deludente esito del nuovo incontro col Mise di ieri, 15 febbraio, e in vista dei prossimi cruciali appuntamenti.

Lunedì prossimo 21 febbraio, quando le parti torneranno a incontrarsi, in presenza, al Mise ad appena 48 ore dalla scadenza della procedura di mobilità e dal possibile via ai licenziamenti, saranno tre i pullman di lavoratori e lavoratrici in partenza da Jesi per la Capitale. Ma anche venerdì 18 febbraio ci saranno davanti al Tribunale di Ancona i dipendenti della multinazionale americana che ha annunciato la chiusura del sito di via Roncaglia, in occasione della seconda udienza presso il giudice del lavoro per il procedimento per articolo 28: in caso di riconoscimento di comportamento antisindacale da parte dell’azienda, i tempi della procedura di mobilità si azzererebbero e dovrebbero ripartire da capo.

Davanti ai cancelli della fabbrica, lavoratori e lavoratrici riuniti in assemblea hanno oggi, 16 febbraio, fatto il punto coi sindacati.

Tre le offerte per rilevare la fabbrica che sono pervenute: da Imr Industries, gruppo di Carate Brianza, che sembrerebbe l’opzione più interessante per Caterpillar; dal Fondo Antares, «che l’azienda pare non voler prendere in considerazione a prescindere» dice Luigi Imperiale, segretario provinciale Fim Cisl; da Duplomatic. Ma per tutte, Caterpillar parla di «posizioni distanti, senza chiarire su che aspetti», dice il segretario regionale Fiom Cgil Tiziano Beldomenico.

Domani dalle 16 consiglio comunale aperto sulla vicenda.

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