Jesi-Fabriano

Verifiche di vulnerabilità sismica nelle scuole, il Comune fissa i criteri

L'Esecutivo guidato da Massimo Bacci ha definito nel dettaglio i fattori da considerare per stabilire le priorità di intervento nei plessi cittadini al fine dell'eventuale consolidamento

Alunni a scuola

JESI – Sono ventiquattro, più uno in locazione, i plessi scolastici in città. Sedici di questi, specifica la giunta Bacci, «debbono essere sottoposti a verifica di vulnerabiltà ai sensi della normativa vigente, in quanto edificati prima del decreto di classificazione sismica per il territorio di Jesi (1983) e non oggetto di interventi di miglioramento/adeguamento sismico negli anni seguenti».

In considerazione dell’esigenza di aggiornare il primo programma per le verifiche sismiche degli edifici, portato a termine di recente, l’Esecutivo guidato dal riconfermato sindaco Massimo Bacci ha fissato i criteri per definire le priorità di intervento nel caso fosse imprescindibile un consolidamento dell’immobile, che sono la vetustà dello stesso, il numero di persone presenti, il periodo e le ore di utilizzo, la tipologia costruttiva, l’estensione planimetrica e l’altezza, la natura del terreno e quindi l’amplificazione sismica, la necessità di interventi di manutenzione straordinaria alle componenti edilizie ed impiantistiche.

Conseguentemente alle verifiche sismiche già effettuate si è deciso di chiudere la Lorenzini e di confermare le attività sia alla scuola Martiri della Libertà, che necessita comunque di manutenzione, che alla Savoia. Dopo le scosse sismiche avvenute nel periodo agosto 2016/gennaio 2017, sono stati eseguiti i sopralluoghi presso tutte le scuole comunali e non sono stati necessari provvedimenti di inagibilità, eccezion fatta per il nido d’infanzia “Cepi” di via Finlandia che è stato successivamente trasferito all’interno del nido “Oasi” di viale del Lavoro.

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