Jesi-Fabriano

Verdicchio dei Castelli di Jesi e Federico II: un itinerario del gusto, della cultura e della storia

Presentata la brochure, ieri 29 aprile al Palazzo dei Convegni, che lega il museo "Stupor Mundi" alle cantine del re dei vini della Vallesina. Il progetto punta a un brand con la creazione di un itinerario turistico basato sull'enogastronomia

Gennaro Pieralisi
Gennaro Pieralisi alla presentazione della brochure "Le vie del Verdicchio dei Castelli di Jesi"

JESI – Una brochure dedicata a “Le vie del Verdicchio dei Castelli di Jesi“, per scoprirne gli itinerari, con un punto di partenza ideale e suggestivo: il museo “Stupor Mundi“, in Piazza Federico II.

Sono 84 le cantine, indicate geograficamente, nelle quali si potrà degustare questo “nettare degli dei“, prodotto in Vallesina, partendo dalla “casa” dell’imperatore jesino, dalla quale si dipana un percorso che non soddisferà soltanto il gusto ma anche gli occhi con le bellezze del territorio e la mente, con una cultura antica che vi ha lasciato la sua impronta.

L’iniziativa, curata dall’associazione “Amici del Verdicchio dei Castelli di Jesi” – nata nel 2014 e presieduta da Maurizio Ricci – è stata presentata proprio ieri, 29 aprile, a Palazzo dei Convegni, c’era anche l’assessore alla cultura Luca Butini, e si delinea come il primo passo verso la creazione di itinerari enologici, turistici, culturali, legati insieme dal “nostro” vino e dalla figura di Federico II.

Palazzo dei Convegni
A Palazzo dei Convegni presentato il progetto dell’associazione “Amici del Verdicchio”

Un momento che si è inserito nell’evento della Pro Loco “Giro di Vino” in programma proprio in questi giorni – sino al primo maggio – che abbina, appunto, il sorseggiare i migliori vini delle Marche a degustazioni di prodotti tipici con visite ai luoghi d’arte cittadini.

Il progetto è quello di connettere la città, che per disciplinare non può avere vigne che producono il Verdicchio Doc, con i suoi Castelli dai quali, invece, questo vino “nasce“.

E il filo rosso che lega percorsi e identità – come è stato sottolineato dal presidente Ricci – non poteva che essere Federico II.

«Il nostro vino – ha rimarcato nel suo intervento Gennaro Pieralisi, nella doppia veste  di “rappresentante” delle Tenute Pieralisi – Monte Schiavo e di promotore del museo “Stupor Mundi” – va legato alla nostra cultura, al nostro paesaggio così bello e così pieno di attrattive. E alla nostra storia, ricca e interessante, soprattutto se raccontata con un buon bicchiere di vino in mano».

Gennaro Pieralisi e Luca Butini
Maurizio Ricci, Gennaro Pieralisi e Luca Butini

L’obiettivo è comunque quello di un brand, “Le Strade del Verdicchio“, enogastronomia e turismo, binomio che possa esaltare tutte le qualità e le eccellenze – tra le quali olio, salumi, ortaggi – offerte dal nostro territorio.

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