Jesi-Fabriano

Università degli adulti: il tredicesimo anno accademico dedicato al territorio

Gestita da una delle associazioni culturali più affermate della Vallesina, l'Ateneo dell'Unione dei Comuni è un punto di riferimento per quanti hanno il desiderio di continuare a studiare

La cerimonia di chiusura dell'Anno Accademico

MONTE ROBERTO – Dopo aver chiuso il dodicesimo anno accademico con un bilancio più che positivo, l’Università degli adulti della Media Vallesina è pronta a ripartire con nuove proposte didattiche.

Il direttivo e il presidente dell’ateneo Riccardo Ceccarelli si sono dati da fare già con la chiusura delle lezioni a maggio per questa realtà associativa che rappresenta uno dei servizi dell’Unione dei Comuni diventato un punto di riferimento culturale per l’intera Vallesina, capace di avvicinare al mondo del sapere centinaia di persone, attraverso percorsi che spaziano dalla letteratura alla medicina, dalla storia alle lingue, dall’informatica all’astronomia, fino alla danza e alla fotografia.

Lunedì 18 il grande giorno al Centro comunale 6001 di via Carducci, al civico 29, a Moie per la presentazione delle attività (per info: unimedval@gmail.com) mentre l’8 ottobre si terrà la cerimonia di inaugurazione dell’anno accademico 2017/18 alla biblioteca La Fornace di Moie. «Ogni anno accademico ha un filo conduttore – spigano dall’Ateneo – Un tema tenuto presente, anche se non in maniera stringente, da tutti i docenti. Quello di quest’anno si intitola “Percorsi e incontri” e avrà come focus la storia della nostra Regione, le Marche e l’incontro con le figure più note e meno note che ne hanno segnato lo sviluppo culturale».

Tredici i corsi attivi che non si limitano alle lezioni teoriche: «Non ci limitiamo solo allo studio con i nostri settanta docenti ma facciamo pratica con laboratori e uscite sul campo» evidenzia Ceccarelli. Soddisfatto da questa realtà il presidente dell’Unione Umberto
Domizioli: «L’offerta formativa del nuovo anno accademico si dimostra all’altezza del valore dell’Università e della sua tradizione culturale». Dieci le aree tematiche alle quali si aggiungono i laboratori linguistici, di informatica, di italiano per stranieri.
Tra le novità anche dibattiti culturali, proiezioni di film, presentazioni di libri. «Non ci sono limiti alla curiosità e al desiderio di conoscenza – aggiunge Ceccarelli – Un grazie sincero a tutti i docenti che ci stimoleranno in questo percorso, al Comitato Didattico che con il professor Cesare Bellini ha predisposto il programma, e al Consiglio Direttivo che ne ha seguito il lavoro».

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