Jesi-Fabriano

Jesi: “Tutti al Prado!”. La festa di quartiere per la Vallesina

Torna anche quest’anno la festa del rione popolare della città. Cinque giorni di concerti, esibizioni e stand gastronomici. Novità di questa edizione: le “lettere dal Prado” e i cortometraggi di Geniale Olivieri

JESI – Aprirà i battenti proprio stasera, mercoledì 21 agosto, la festa “Tutti al Prado!”. Giunta alla sua 3° edizione, affianca la storica Festa del Cordaro, per conservare la memoria della città e proporre momenti di convivialità nello storico quartiere Prato.

Cinque serate di spettacoli, musica e cultura, frutto della sinergia tra tanti enti. Capofila è l’associazione culturale Willer&Carson di Michael Bonelli, insieme agli Amici del Prato, col patrocinio del Comune.

Tra le novità di quest’anno le “lettere dal Prado”: la scrittrice e drammaturga Emanuela Corsetti accoglierà le richieste di chiunque voglia cimentarsi nella stesura di lettere a una persona cara o lontana. «Un’iniziativa – sostiene Corsetti – che vuole ridare valore alla parola scritta».

Scopo di questa festa è anche la valorizzazione dei talenti jesini. Per questo, a partire da giovedì, ogni sera alle 21 verranno proiettati i cortometraggi di Geniale Olivieri, autore di oltre 100 documentari sulle origini di Jesi.

Mercoledì grande inizio con il corteo di figuranti e tamburini a cura dell’ente Palio San Floriano. Per poi proseguire con il concerto de La Macina alle 21.30. Grazie al gruppo di musica popolare marchigiana la festa del Prato è stata inserita nel cartellone nazionale del Monsano Folk Festival. Queste le parole di Gastone Pietrucci, musicista leader del gruppo: «È per noi un onore suonare in una delle zone di Jesi dove è più forte la memoria della città. Anche al Monsano Folk Festival suoneremo per il Prato, è un piccolo grande festival che resiste, ma l’unione fa la forza».

Gastone Petrucci della Macina

Giovedì 22 sarà la volta del ballo Country e delle atmosfere western con i Mad Boots, mentre venerdì 23 andrà in scena “La Corrida dei Jesini”, per i “dilettanti allo sbaraglio” della Vallesina, condotta da Emanuela Corsetti e Figaro. Le ultime due serate lasceranno spazio alle danze, col ballo liscio di Ballando Muntobé (sabato 24) e al teatro in vernacolo, con la commedia “Chi pe’ riffe, chi pe’ raffe”, regia di Fabio Ragni (domenica 25).

In sede di conferenza stampa l’Assessore alla Cultura Luca Butini ha evidenziato le finalità della festa e dell’associazione Amici del Prato: «Si vuole proporre un modello di convivenza che possa essere replicato altrove. Uno dei temi della nostra amministrazione è proprio l’incontro tra persone nate e cresciute in questo quartiere con altre che ci abitano pur venendo da lontano». Non sono state tralasciate le criticità: «Organizzare eventi è sempre più difficile, a causa delle rigide norme di sicurezza. Ma siamo riusciti a realizzare quest’evento proprio grazie alla collaborazione tra tante associazioni, anche di volontariato».

La manifestazione infatti si regge sui volontari anche per l’organizzazione, con una squadra di cucina che quest’anno è stata triplicata per arricchire l’offerta.

Tutti al prado! è una festa che cresce di anno in anno. E che ricerca l’arte nelle sue più svariate forme. Michael Bonelli di Willer&Carson ha già esposto alcuni progetti artistici per le future edizioni. In primis il festival di cortometraggi su Jesi intitolato ad Olivieri. Ma anche un concorso di poesia dialettale dedicato alla figura di Marta Coltorti, attrice vernacolare jesina morta lo scorso 11 febbraio. Non mancheranno le arti figurative: a partire dalla riscoperta del pittore di strada Edmondo Giuliani, verrà organizzato un concorso per la realizzazione di opere plastiche. Ogni anno una o più opere in gara verranno donate al quartiere Prato. Il kick off di quest’anno è il restauro della ruota del cordaro.

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