Jesi-Fabriano

Turismo: ottime performances a Genga per le Grotte e il Valadier. Numeri più contenuti a Fabriano

Solo nel weekend di Pasqua ben 11mila visitatori sono stati alle Grotte e al Santuario di Frasassi. In 360 persone hanno scelto di vedere la Pinacoteca Molajoli; 1.300 turisti, invece, al Museo della Carta e della Filigrana

Le grotte di Frasassi

FABRIANO – Numeri da record per il turismo a Genga. A Fabriano, si naviga a vista ma le presenze nelle strutture museali cittadine tengono il loro passo. Debutto fortunato per l’ingresso a pagamento al Tempio del Valadier, nonostante lo scetticismo di alcuni residenti dei Comuni limitrofi. Solo nel weekend di Pasqua ben 11mila visitatori sono stati a Genga e hanno acquistato il biglietto per accedere alla Grotte di Frasassi e al Santuario di Frasassi, noto anche come Tempio di Valadier. Turisti anche a Fabriano dove c’era la possibilità di acquistare anche un biglietto unico per vedere più attrazioni: 360 persone hanno scelto di vedere la Pinacoteca Molajoli; 1.300 turisti, invece, hanno visto il Museo della Carta e della Filigrana.

I dati

«Sono orgoglioso ed estremamente soddisfatto dei numeri totalizzati nello scorso fine settimana. Ben oltre 11mila i turisti accolti – dice il sindaco di Genga, Marco Filipponi – e di questi più di 3mila hanno potuto accedere al Santuario di Frasassi grazie alla navetta dal parcheggio della Biglietteria». Secondo il sindaco, «questi numeri sintetizzano la valorizzazione del territorio: servizi, sicurezza, sinergia e sostenibilità economica. Sono le nostre linee guida, ed i risultati, non da ieri, sono sotto gli occhi di tutti».

A Fabriano, invece, numeri più contenuti: 360 persone hanno visitato la Pinacoteca Molajoli; al Museo della Carta, sono stati 1.300 i biglietti staccati. Qui sono stati effettuati più di cinque laboratori al giorno con buona affluenza di famiglie, turisti singoli, sia italiani che stranieri. Tutta l’attenzione si sposta ora in direzione del lungo ponte festivo del 25 aprile, giorno della Liberazione, per incrementare ulteriormente le presenze turistiche nel comprensorio fabrianese, sperando in un turismo non “mordi e fuggi” e nella clemenza del meteo.

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