Jesi-Fabriano

Jesi, truffe agli anziani: campagna di sensibilizzazione della Polizia di Stato

La campagna di sensibilizzazione sulle truffe agli anziani è volta a prevenire il fenomeno e sollecitare le potenziali vittime a rivolgersi al 112

Un agente del Commissariato consegna il volantino a una anziana all'Arco Clementino

JESI – Si sono presentati a casa dei nonnini che vivono soli con le più fantasiose e spregevoli scuse, spacciandosi per amici dei figli, per avvocati, persino per poliziotti o carabinieri. L’unico intento, quello di guadagnarsi la loro fiducia e derubarli. Sono i truffatori di anziani, predatori seriali che spesso agiscono proprio prendendo di mira i pensionati che vivono soli o quelli che vengono accuditi dalle badanti ma andando a trovarli quando le collaboratrici non ci sono. Per prevenire il triste fenomeno delle truffe agli anziani, la Polizia di Stato ha avviato una campagna di sensibilizzazione rivolta alla cittadinanza e in particolare alle fasce più deboli.

Gli Agenti della Polizia di Stato hanno distribuito, nei principali luoghi di aggregazione di Jesi, un volantino edito dalla Questura di Ancona in collaborazione con la Confartigianato Ancona-Pesaro Urbino intitolato “Difendiamoci dai truffatori” contenente semplici ma essenziali suggerimenti volti a prevenire i gravi danni derivanti dalle truffe, non solo patrimoniali ma anche psicologici. Negli incontri avuti con i cittadini, gli agenti del Commissariato di Jesi hanno risposto a molte domande e soddisfatto curiosità a riguardo rinsaldando il rapporto di vicinanza e fiducia.

Foto di repertorio

Durante il 2021, il Commissariato di Jesi ha perseguito diversi fatti inquadrabili come “truffe a fasce deboli e sensibili”, spesso posti in essere con artifici e raggiri come simulazioni di sinistri stradali con responsabilità a carico di congiunti e richieste di somme in denaro da parte di fantomatici “avvocati” o appartenenti alle forze dell’ordine per non procedere al loro arresto; finti incaricati di aziende pubbliche o di pubblici esercizi che ottengono sottoscrizioni di contratti di fornitura di beni e servizi; telefonate pervenute da finti incaricati di enti statali che cercano di carpire dati personali, anche sensibili, anche allo scopo di ottenere in modo fraudolento il consenso per abbonamenti a pubblicazioni, promozioni e, più in generale, vendere indebitamente i “profili” personali a ulteriori aziende di comunicazione e marketing. Grande fantasia ma dedita alla commissione di un reato in danno di persone inermi.

I poliziotti spesso hanno avuto a che fare con questi truffatori ma è possibile correre ai ripari e prevenire. Gli opuscoli, consegnati agli anziani in città specie a ridosso delle festività natalizie, servono proprio a questo: a prevenire le truffe dicendo agli anziani che vivono soli che, in caso di dubbio, debbono contattare direttamente il Commissariato o il 112 Numero Unico di Emergenza: gli Operatori sapranno fornire loro ogni utile risposta per capire se si è in presenza di un truffatore.

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