Jesi-Fabriano

Tirreno- Adriatico, il saluto di Jesi ai big del ciclismo

Festa per il passaggio in città della corsa dei due mari, proveniente da Numana e diretta a Fano per la sesta e penultima tappa. Fuggitivi e gruppo applauditi da tanti fra Borgo Minonna e quartiere San Giuseppe, per poi dirigersi verso San Marcello

I ciclisti della Tirreno-Adriatica

JESI – Folla di curiosi e, come tradizione e forza del ciclismo, festa fra la gente per le strade per il passaggio “volante” in città della Tirreno- Adriatico, la corsa dei due mari. Dopo l’omaggio, ieri 11 marzo, al ricordo di Michele Scarponi nella sua Filottrano, oggi la Tirreno- Adriatico, proveniente da Numana e diretta per il traguardo finale a Fano per la sesta e penultima tappa (153 km), è transitata per Jesi a cavallo delle ore 14. I big del ciclismo internazionale, tutti presenti per questa edizione della Tirreno- Adriatico (da Froome a Sagan, da Nibali a Aru e Kittel) arrivavano da Santa Maria Nuova e hanno poi proseguito per San Marcello. Primi a giungere e farsi applaudire i quattro fuggitivi: Marcus Burghardt (Bora-Hansgrohe), Krists Neilands (Israel Cycling Academy), Jacopo Mosca (Wilier Selle Italia) e Artem Nych (Gazprom-Rusvelo), con Mosca a passare per primo sul traguardo volante posto a metà del Ponte San Carlo, nel punto in cui la corsa, arrivata in città nel quartiere Minonna, ha scavalcato l’Esino.

Il passaggio jesino della Tirreno Adriatico.

Quindi tutto il resto del gruppo, in un passaggio che ha interessato il sottopasso “multisala” di via Ricci e poi via XXIV Maggio, la zona di San Savino e il quartiere San Giuseppe. Qui la corsa ha ricevuto l’abbraccio più numeroso da parte della gente, in particolare dai bimbi all’altezza della scuola Garibaldi e dell’incrocio con via Garibaldi. Strada che fuggitivi e gruppo hanno imboccato per svoltare poi in via Marche e di qui iniziare a salire verso San Marcello. E proseguire successivamente per Belvedere Ostrense e Ostra.

Tirreno-Adriatica, la cartolina di Jesi
Tirreno-Adriatico, la cartolina di Jesi

Le telecamere Rai al seguito dei ciclisti hanno a loro volta attraversato e mostrato agli spettatori una ampia fetta della zona sud della città, riservando spazio in particolare alla suggestiva inquadratura che, del centro storico di Jesi assiso sulla sua altura, si ricava arrivando appunto da Borgo Minonna e da Ponte San Carlo. «Città di antiche tradizioni industriali che le sono valse l’appellativo di “Milano delle Marche. Il suo centro storico è ancora circondato da una cinta muraria del XV secolo» ha spiegato dallo schermo la classica “cartolina” Rai a chi assisteva alla Tirreno- Adriatico. E nel passaggio per il popolare quartiere San Giuseppe hanno pure fatto capolino dalla tv i recenti murales di riqualificazione artistica ricavati sui suoi muri. Per i ciclisti i saluti e l’incitamento sincero della gente. Un abbraccio dal sapore di uno sperato arrivederci.

I ciclisti della Tirreno-Adriatica
I ciclisti della Tirreno-Adriatico
I ciclisti della Tirreno-Adriatica
I ciclisti della Tirreno-Adriatico

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