Jesi-Fabriano

Teatro Regio di Torino, Graziosi: «Grazie Jesi»

L'ex ad della Fondazione Pergolesi Spontini, nominato sovrintendente dell'importante teatro del capoluogo Piemontese, fra i più grandi d'Europa, è pronto per la nuova sfida: «Devo tanto al Pergolesi e alla mia città»

William Graziosi

JESI – «Grazie Jesi». Sono queste le prime parole di William Graziosi, nuovo sovrintendente del teatro Regio di Torino. Ieri sera, la proposta della sindaca pentastellata Chiara Appendino è stata approvata a maggioranza dall’ente teatrale del capoluogo piemontese. L’attuale direttore generale del Museo Federico II, ex amministratore delegato della Fondazione Pergolesi Spontini (leggi l’articolo e l’intervista), assume dunque un incarico di assoluto prestigio. Che non è assolutamente una rivincita, come lui stesso specifica.

«Credo sia il proseguo della mia carriera professionale – commenta Graziosi -. Cerco sempre di fare il mio lavoro al meglio. Devo moltissimo al teatro Pergolesi e alla mia città, Jesi, che mi hanno dato modo di appassionarmi a questo bellissimo mondo, di intraprendere una professione e di realizzare le mie idee. Non sarei arrivato a Torino se nel 1995 non avessi accettato l’incarico a Maiolati Spontini e successivamente non mi avessero dato la possibilità di pensare e realizzare una fondazione, che ora, dopo 17 anni, è in grado di camminare ottimamente sulle proprie gambe. Come ha specificato anche il sindaco Bacci, quella è una struttura, o meglio un’azienda di produzione culturale, che funziona molto bene, con una metodica di lavoro efficiente ed efficace. Sono contento che i ragazzi scelti a suo tempo da me per trainarla siano oggi capaci di farla rendere al meglio».

Graziosi, nel ricordare che sia Muti che Abbado si sono esibiti sul palco del Pergolesi, evidenzia che il Massimo jesino è «fra i teatri tecnologicamente più avanzati d’Italia». «Devo moltissimo a Jesi, che mi ha dato modo di concretizzare le mie idee – rimarca l’ex amministratore delegato della Fondazione Pergolesi Spontini -. Cercherò di portare queste competenze, apprese e costruite anche nella mia città, a Torino. Se ora sono al teatro Regio è pure merito di chi ha creduto in me. Penso, ad esempio, all’ingegnere Gennaro Pieralisi, che mi ha sempre sostenuto, e per il quale provo un profondo affetto e una grandissima stima. Ringrazio ovviamente pure il sindaco Bacci. Insomma, hanno vinto gli estimatori sui detrattori, che è normale che ci siano. Tornerò sempre volentieri nella mia città, con la quale spero davvero di collaborare. Cari jesini, vi aspetto a Torino».

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