Jesi-Fabriano

Da Sanremo ai libri illustrati: ecco il talento della grafica Marzia Lamelza

La trentenne, originaria di Termoli, ha realizzato l'illustrazione per ricordare il leader della Bandabardò. Roy Paci ha voluto quell'immagine su una maglia indossata al Festival di Sanremo

Roy Paci con la maglietta illustrata da Marzia Lamelza per omaggiare Erriquez

JESI – Nell’edizione 2021 del Festival di Sanremo l’emozione del ricordo si è risvegliata attraverso il colore e la creatività di una giovane grafica di Termoli. I fan del gruppo “Bandabardò” si sono commossi durante l’esibizione di Roy Paci, salito sul palcoscenico dell’Ariston per l’interpretazione del brano storico di Jovanotti “Penso Positivo” insieme a Fulminacci e Valerio Lundini. Durante la serata dei duetti e delle cover, Roy Paci ha omaggiato l’amico Enrico Greppi, Erriquez dei Bandabardò, scomparso il 14 febbraio, indossando una t-shirt nera con l’immagine grafica di Erriquez. Quell’illustrazione gli ha fatto battere il cuore, tanto da portarla sul palcoscenico del festival della canzone italiana e con essa, anche il nome della giovane illustratrice, sua autrice: Marzia Lamelza, 30 anni, di Termoli.

Lo stesso Roy Paci, postando sul suo profilo social l’immagine della maglietta, ha voluto commentare la foto così: «Perdonami fratello, non mi hanno dato il tempo di salutarti ma tu eri su quel palco ‘sopra’ tutti noi. Aloha Erriquez», aggiungendo i nomi dei suoi collaboratori: per la foto Gabriele Gravagna, per l’immagine grafica Marzia Lamelza. E lei, timidissima e riservata, ancora senza parole per questa grande gioia inaspettata, prova a raccontarci la sua storia.

Marzia che emozione è stata?
«Indescrivibile, sono ancora così felice. Un’emozione mai provata prima».

Marzia Lamelza in uno dei suoi rari selfie


Come è nata questa collaborazione con Roy Paci?
«La sua manager Francesca mi ha chiamato un lunedì, una settimana prima di Sanremo. Ha detto che la mia illustrazione dedicata a Erriquez, trovata spulciando Instagram, aveva colpito ed emozionato Roy Paci tanto che voleva imprimerla su una maglia che avrebbe indossato al festival. Ma io non ci ho creduto, pensavo a uno scherzo. Anche perché quella stessa mattina avevo ricevuto delle belle notizie per un lavoro, non poteva essere vero».

E quell’immagine?
«Sono sempre stata appassionata della musica dei Bandabardò, che ho avuto l’onore e il piacere di conoscere durante un festival qui a Termoli. La notizia della morte di Erriquez che ne era il cuore pulsante mi ha rattristato così tanto, che ho voluto ricordarlo e salutarlo con un’illustrazione in digitale, stile “wpap” con colori in scala di grigio, per esaltare il volto e quei suoi occhi che trasmettevano così tanto. Niente colori, solo grigi, perché altre cromie avrebbero spento l’immagine. E come altri miei lavori, l’ho caricata su Instagram».   

Erriquez attraverso gli occhi di Marzia Lamelza


Dunque, galeotti i social e poi?
«Sentendomi titubante al telefono, la manager mi ha passato direttamente Roy Paci. Allora sì, ci ho creduto. Lui è una persona fantastica, oltre che un grandissimo artista. Già mi aveva preannunciato che sceso dal palco, avrebbe avuto un sacco di richieste per la t-shirt, così ci siamo messi a ragionare su come rendere utile quel lavoro, nel nome e nel ricordo di Erriquez. E così abbiamo deciso di vendere le magliette (della loro stampa si è occupata la Respect Project) e il ricavato usarlo per un progetto di musica e beneficenza».

Quindi cosa nascerà dal suo talento e dal ricordo di Erriquez?
«Il denaro ricavato dalla vendita delle magliette andrà a sostenere un “Music Camp” per avvicinare ragazzi di strada alla musica, e si svolgerà in Sicilia. Si sono presi carico della parte organizzativa Roy Paci e la sua casa discografica».

E della serata di Sanremo che ne pensa?
«Emozionante vedere la mia illustrazione sulla sua maglia. A poche ore dall’inizio della serata, Roy Paci mi ha chiamata di nuovo rassicurandomi che avrebbe messo davvero la maglia con la mia opera. Che bello! Anche quella è stata una bella sorpresa. Peccato che la sua esibizione è stata veloce e non ha avuto occasione di salutare Erriquez dal palco».

Roy Paci sul palco dell’Ariston


L’Ariston è stato un bel volano per il suo lavoro…
«Diciamo che è un grandioso trampolino che ha dato certamente un impulso positivo al mio lavoro, che comunque stava andando molto bene anche prima e nonostante il lockdown. C’è tanta voglia di ricominciare a vivere nelle persone, voglia di progettare e di fare. A febbraio stavo gestendo contemporaneamente 10 clienti, sto arredando un intero B&B con le mie illustrazioni e per settembre, incrociamo le dita, debutterò nel settore dell’illustrazione di libri con una casa editrice francese».

Insomma, una vita tutta a colori la sua…
«Da una palette cromatica di colori brillanti prendono vita i miei progetti, che sono un diario visivo di momenti di vita e di soggetti familiari, dico sempre che niente è come un’alba e i suoi colori. La cosa veramente bella è che faccio un mestiere che mi piace, che ho scelto (Marzia proviene dal liceo artistico poi gli studi di grafica, ndr.) e perfezionato con tanta gavetta. Ho iniziato questo lavoro 11 anni fa e adesso sto raccogliendo i frutti di tanto impegno. La gente apprezza quel che faccio, perché non è solo tecnica, è emozione. E arrivare al cuore delle persone con qualcosa di tuo, è straordinario».

Altri sogni da realizzare? «Ne ho tantissimi ma per adesso andiamo avanti giorno per giorno. Sono ancora commossa per tutto ciò che mi è accaduto, a stento riesco a parlarne».   

Marzia Lamelza in una auto-illustrazione

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