Jesi-Fabriano

Tra storia e design: a Jesi nasce “Lo Svevo”, opportunità per il turismo e l’occupazione

Due anni di lavoro per recuperare questa elegante dimora signorile all'interno di Palazzo Ghislieri di proprietà della famiglia Baldi. Il taglio del nastro della nuova struttura ricettiva alla presenza tra gli altri anche del sindaco Bacci

Il taglio del nastro della dimora "Lo Svevo"a Jesi. Da sinistra, Maurizio Baldi, Claudio Baldi, il sindaco Bacci. Con loro la piccola Maria Vittoria Baldi. A tenere il nastro Serena Fantozzi

JESI – Tutto ha avuto inizio da un desiderio e da una passione, quella per “il bello”. Nasce così in città una nuova struttura ricettiva questa volta nel cuore del centro storico. E nel cuore della storia. Una nuova sfida che crea anche nuove opportunità di lavoro.

A realizzare questa dimora chiamata “Lo Svevo”, omaggio all’imperatore Federico II che a Jesi nacque nel 1194, la famiglia Baldi. A loro il merito di aprire al turista uno scorcio di Palazzo Ghislieri Vecchio.
«Abbiamo inseguito un nostro vecchio sogno, riportare alla luce una “cosa bella” che avevamo di proprietà da tanti anni ma per diversi motivi abbiamo dovuto tralasciare. Fino ad oggi», spiega Stefania Baldi che con il marito Claudio ha dato vita a questa nuova sfida per la famiglia, molto conosciuta in città in quanto titolare dello studio che si occupa di brevetti.

«Quello che offriamo al nostro cliente è una situazione “particolare” dal punto di vista storico ma anche emozionale. È un’esperienza che lo immerge nel bello in uno scorcio di Jesi unico, in una zona importante del centro storico, quella di piazza Federico II», dice l’ingegnere Claudio Baldi.

E proprio questo appartamento aveva ospitato l’ufficio dell’ingegnere Baldi anni prima. Ora invece nei suoi 250 metri quadrati accoglie cinque camere. A cui si aggiunge una sala per la colazione.

Questa mattina, martedì 14 gennaio, l’inaugurazione alla presenza tra gli altri del primo cittadino Massimo Bacci, di alcuni assessori della giunta e del vescovo don Gerardo Rocconi.

Alcune immagini dell’inaugurazione

QUALCHE CURIOSITÁ – I lavori di recupero e di ristrutturazione sono durati circa due anni e hanno puntato a valorizzare le caratteristiche artistiche presenti. Alcune anche del 1400, epoca di realizzazione di Palazzo Ghislieri Vecchio. Tra le peculiarità i soffitti affrescati. «Il restauro ha voluto restituire le parti lignee e pittoriche originali, bellissime, come nel caso del soffitto a cassettoni che riporta anche alcuni stemmi delle casate che hanno nel tempo occupato per diversi motivi la dimora. Un recupero artistico e storico reso possibile da strutture ingegneristiche moderne», spiega l’ingengnere Andrea Rachetta che si è occupato della progettazione e del recupero. Tutto “su misura” in materiali naturali per ridare vita e fruibilità alla struttura ricettiva arredata dalla designer Antonella Camilli.

A sottolinera il valore di questa proposta per la città e la Vallesina il sindaco Massimo Bacci «Una opportunità in più per un territorio che aveva bisogno di rispondere alle richieste del turismo». Ma Lo Svevo è anche un’opportunità occupazionale per il territorio: due infatti sono state le persone assunte. Responsabile della dimora è Serena Fantozzi.

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