Jesi-Fabriano

Successo per Bollani e per la nuova vita di piazza Federico II, «teatro naturale all’aperto»

Il sindaco Massimo Bacci molto soddisfatto della nuova vita della piazza Federico II, che ha accolto domenica il concerto di Stefano Bollani

JESI – Il concerto di Stefano Bollani, di domenica sera, fa registrare un doppio successo: per la proposta artistica di altissimo livello per il debutto del “Festival Pergolesi Spontini” e per la nuova vita di piazza Federico II, che per la prima volta ha accolto un evento spoglia della fontana dei leoni e dell’obelisco.

«Complimenti a tutto lo staff della Fondazione Pergolesi Spontini per la bellissima inaugurazione del Festival nella nuova cornice di Piazza Federico II. E al di là della valutazione artistica dello spettacolo, di cui ho sentito ottimi commenti, mi piace sottolineare la piena valorizzazione dello spazio individuato». Così il sindaco Massimo Bacci all’indomani del concerto di Stefano Bollani che ha fatto registrare il tutto esaurito con grande successo di critica e di consensi.

«Piazza Federico II – ha continuato il sindaco – come i tecnici avevano immaginato, si presta perfettamente come teatro naturale all’aperto, sia per la disposizione che per l’acustica e, non da ultimo, per la migliore organizzazione del controllo degli accessi e del successivo deflusso del pubblico. Il rispetto delle disposizioni contro la pandemia, ne ha limitato il numero di posti che potrà essere in futuro, una volta usciti da questa situazione, più che raddoppiato. Va aggiunto – ha sottolineato Bacci – che confidiamo che entro i prossimi mesi vengano effettuati gli ulteriori lavori di completamento e riqualificazione della Piazza per renderla perfettamente funzionale a questo tipo di iniziative, oltre che a diventare un ulteriore spazio aggregativo. Questo tipo di operazioni culturali, tra l’altro, ben si inseriscono anche nella strategia di promozione del territorio su cui ha insistito il ministro del turismo Massimo Garavaglia. La sua presenza a Jesi, in occasione del tour che ha toccato alcune città delle Marche, è stata significativa perché ha permesso ai vari interlocutori istituzionali presenti di ribadire con forza l’importanza di un turismo diffuso – conclude Bacci – che sappia valorizzare città d’arte, borghi, paesaggi ed enogastronomia, in quella ricerca  esperenziale lontano dai grandi circuiti che abbiamo visto anche a Jesi essere un terreno fertile, specialmente in questo periodo di pandemia».

Ottima la gestione dell’evento anche per il servizio d’ordine garantito dal Commissariato di Pubblica Sicurezza di Jesi e dai Carabinieri della Compagnia di Jesi. Peccato per il secondo concerto del Festival, il concerto di Paolo Fresu e Daniele Di Bonaventura che è stato annullato causa maltempo.

La disposizione della platea e della gradinata in piazza Federico II

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