Jesi-Fabriano

Jesi, la stazione ferroviaria prende vita

I locali inutilizzati della palazzina di viale Trieste, di proprietà di Ferrovie dello Stato, saranno dati in comodato d'uso gratuito ad alcune associazioni cittadine. La grande festa di inaugurazione

JESI – Prende finalmente vita la stazione ferroviaria. I locali inutilizzati della palazzina di viale Trieste, crocevia di merci e persone, diventano spazi progettuali per le associazioni e il Centro Servizi Volontariato Marche (Csv).

Sabato 29 giugno, dalle 17, grande festa con un convegno, il taglio del nastro e la musica dal vivo. “Binario volontario”, così si chiamerà la manifestazione, frutto di un percorso sostenuto proprio da CSV Marche con Croce rossa, associazione musicale Valvolare e Daniela Cesarini onlus, grazie anche a Rfi: una giornata che segna anche l’avvio del festival “VolontarJa 19 – La comunità che cura” promosso dal comune di Jesi con il Coordinamento associazioni Ats 9.

«Erano anni che aspettavamo questa giornata – evidenzia l’assessore alla cultura, Luca Butini -. Vi erano stati diversi tentativi da parte del Comune. Con l’assessore Napolitano eravamo andati persino a parlare, qualche anno fa, con i vertici delle Ferrovie per chiedere la possibilità di utilizzare quei locali. La nostra idea era proprio quella di destinarli all’associazionismo. Così è stato e anche se non vi è stato un ruolo diretto del Comune, bensì del Csv e degli altri sodalizi che opereranno in stazione, va benissimo. Siamo contenti, è un modo per dare vivacità a un quartiere in cui stiamo portando molte iniziative».

Nella cornice del protocollo nazionale “Volontariato in stazione” firmato qualche anno fa da CSVnet, Ferrovie dello stato e Rete ferroviaria italiana, alcune associazioni locali – Croce Rossa Jesi, associazione musicale Valvolare e Daniela Cesarini onlus – declinando i propri bisogni di spazio, tramite il CSV Marche, hanno presentato un progetto culminato nell’assegnazione, in comodato d’uso gratuito, di alcuni locali inutilizzati della stazione di Jesi, che hanno reso di nuovo fruibili come luoghi progettuali e ribattezzato, non a caso, “Binario volontario”: così questi ampi spazi, al primo piano dell’edificio nel piazzale della stazione, rimasti vuoti e inutilizzati da tempo, avranno una seconda vita, declinata in chiave solidale dalle realtà sociali che li animeranno e dal CSV che sposterà lì il suo sportello al servizio di tutte le associazioni del territorio.

La giornata, che si inserisce all’interno del festival “Jesi VolontarJa 19 – La comunità che cura” promosso dall’amministrazione comunale con il Coordinamento delle associazioni di volontariato e promozione sociale dell’Ats 9, si aprirà con un convegno pubblico, alle ore 17 alla Fondazione Colocci, sul tema “Beni comuni e Riforma del Terzo Settore” con interventi del presidente del CSV Marche, Simone Bucchi, dell’assessore comunale Paola Lenti, della giornalista Ludovica Jona, autrice di due pubblicazioni sul riutilizzo sociale di beni dismessi come le stazioni ferroviarie impresenziate, e di Roberto Museo, direttore nazionale di CSVnet, che farà un focus sui rapporti collaborativi tra enti del terzo settore e Pubblica amministrazione nella cornice della Riforma.

A seguire, alle 19,30, l’appuntamento è nel piazzale della stazione, per l’inaugurazione ufficiale di “Binario volontario”, con i saluti di autorità locali civili e religiose, rappresentanti Rfi e associazioni, taglio del nastro e visita alla sede. A seguire, la festa continua con l’intrattenimento a cura dell’associazione musicale Valvolare. Si esibiranno gli Sbalzi d’Umore e i Confini di Tela, due rock band locali. Vi saranno stand gastronomici e birra artigianale Godog, prodotta a Jesi, per trascorrere la serata assieme alla città.

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