Jesi-Fabriano

Spostamento Statua Pergolesi, il referendum popolare non si farà

Il comitato dei garanti ha respinto la richiesta formulata dall'associazione civica Nessuno Tocchi Pergolesi. Si va avanti con la riqualificazione (e l'arretramento del monumento)

Il monumento dedicato a Giovan Battista Pergolesi e sullo sfondo la chiesa delle Grazie
Il monumento dedicato a Giovan Battista Pergolesi e sullo sfondo la chiesa delle Grazie

JESI – Quel referendum non s’ha da fare. Così ha deciso il comitato dei garanti, che ha respinto la richiesta formulata dall’associazione civica Nessuno Tocchi Pergolesi di interpellare i cittadini sull’arretramento della statua dedicata al compositore, previsto dal piano di recupero di piazza Pergolesi. La motivazione? I piani territoriali ed urbanistici non possono essere oggetto di referendum. E quello che si vorrebbe sottoporre a referendum, stando a quanto evidenziato, è un piano urbanistico.

La Giunta comunale aveva deciso di interrompere le procedure di assegnazione dei lavori per la riqualificazione della piazza in attesa della decisione del comitato dei garanti. Il progetto di piazza Pergolesi, approvato nella precedente Amministrazione, resta comunque, specificavano dal Comune, «un primo importante passo per la piena riqualificazione di corso Matteotti e del centro storico, obiettivo che questa Amministrazione comunale ritiene assolutamente prioritario per recuperare decenni di ritardi rispetto a gran parte delle città italiane che, nel valorizzare spazi e ambienti, hanno eliminato dai rispettivi centri quelle antiestetiche colate di asfalto che a Jesi purtroppo resistono».

Precisano dal Municipio: «La decisione del Comitato dei garanti, composto dall’avv. Patrizia Niccolaini nominata dal Consiglio comunale di Jesi, dal dott. Michele Basilicata per conto della Prefettura di Ancona e dall’avv. Andrea Nobili difensore civico regionale, è giunta dopo aver esaminato tutta la documentazione agli atti e sentiti, nella riunione del 24 ottobre scorso, i rappresentanti del Comitato promotore del referendum. Oggetto del contendere, come noto, la delibera di Giunta del 2016, relativa all’approvazione del progetto definitivo di Piazza Pergolesi, prima tranche di una riqualificazione architettonica che interesserà tutto corso Matteotti. Il Comitato ha basato la sua decisione sui riferimenti normativi comunali, vale a dire il Regolamento degli Istituti di partecipazione e lo Statuto. Fra di essi, in particolare, sono state tre le disposizioni prese in esame: quella che prevede che “il referendum abrogativo è ammesso solo per gli atti deliberativi di carattere generale e regolamentare”; quella che sancisce che “il referendum deve riguardare solo materia di esclusiva competenza locale” ed infine quella che chiarisce che “non possono essere oggetto di referendum consultivo e abrogativo i piani territoriali ed urbanistici”. Secondo il Comitato dei garanti a prescindere dai primi due punti che “già di per sé ingenerano forti dubbi sull’ammissibilità del referendum”, risolutiva è la terza disposizione. Infatti, “che quello che si vorrebbe sottoporre a referendum” secondo gli esperti “sia un piano urbanistico è fuori discussione”. I programmi di riqualificazione urbana, come quello considerato, sottolinea il Comitato dei garanti “sono infatti parte integrante della pianificazione territoriale ed urbanistica”. A supporto di tale interpretazione, viene rilevato in proposito, vi è anche una legge regionale. Alla luce di tali riferimenti normativi, pertanto, i tre membri del Comitato dei garanti hanno convenuto di dichiarare inammissibile il referendum proposto».

A questo punto riparte l’iter del restyling della piazza. L’amministrazione sta comunque rivedendo la collocazione della statua, che potrebbe essere arretrata meno rispetto a quanto inizialmente programmato. Si attendono già oggi le repliche dei promotori dell’associazione civica Nessuno Tocchi Pergolesi.

 

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