Jesi-Fabriano

Sport strumento di parità e terapia: a Jesi il progetto taekwondo per i minori con autismo

Coinvolti Asp e le coop Arco e Cooss Marche. «La richiesta di sport come servizio a supporto delle disabilità è in crescita ma spesso non riesce a essere gestita da società e allenatori, con competenze e risorse di cui ha bisogno»

La presentazione del progetto alla sede dell'Asp: da sinistra Nora Bianchi, Franco Pesaresi, Gianfranca Schiavoni, Samuele Animali, Daniele Zannini e Marco Porcarelli

JESI – Lo sport come «strumento di parità e terapia». Così Gianfranca Schiavoni, presidente dell’Asp Ambito 9, nel presentare il progetto che coinvolge Asp e le coop Arco e Cooss Marche e che, dal 2 marzo scorso, consente a otto giovanissimi fra i 7 e i 14 anni, dei quali sei affetti da autismo e due con problemi comportamentali, di praticare attività sportiva, in particolare taekwondo, due volte la settimana alla palestra Leopardi.

Il progetto è stato proposto da Daniele Zannini, di Arco, che dal 2021 l’ha già avviato ad Ancona. «Nell’ora di lezione, lo sviluppo della autonomia del minore parte già dalla preparazione iniziale in cui indossa la divisa. La ritualità connessa all’arte marziale porta benefici comportamentali oltre a quelli fisici in questi ragazzi. La richiesta di sport come servizio a supporto delle disabilità è in crescita ma ci siamo resi conto di come spesso non riesca a essere gestite da società e allenatori, con competenze e risorse di cui ha bisogno». In staff lavorano per le lezioni un allenatore, un educatore Arco e due Cooss Marche, la figura dello psicologo ad ogni lezione.

Per Marco Porcarelli, che per le Marche è vice presidente Coni e presidente della Federazione taekwondo (Fita): «L’auspicio è portare in tutta la regione un progetto sposato con determinazione e convinzione». Dice Nora Bianchi, responsabile area disabilità dell’Asp: «Abbiamo proposto il progetto alle famiglie e raccolto otto adesioni, tutte di Jesi, che sono però ancora possibili. C’è una equipe fissa al lavoro sul progetto, col vantaggio di un riferimento sicuro per le famiglie». E per il direttore Asp Franco Pesaresi: «Si va oltre l’assistenza e l’inclusione, per arrivare a offrire stesse possibilità e diritti dei coetanei normodotati a chi affronta autismo, sindromi di down, problemi comportamentali».

Evidenzia assessore a sport e servizi sociali del Comune di Jesi Samuele Animali: «Cresce la domanda di sport per le potenzialità riabilitative nell’affrontare queste e altre situazioni di disagio. Penso al lavoro in questo campo di Team Marche, Aurora Calcio, BaskIn. La carenza di strutture è aspetto che andrà affrontato con la Consulta dello sport».

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