Jesi-Fabriano

Nutrizionisti senza Frontiere, la cioccolata di Jesi per i bimbi della Tanzania

Nel pomeriggio di lunedì 23 dicembre e durante tutta la giornata di martedì, 24 volontari ospiti della cioccolateria “Dolcevita” che ha realizzato le tavolette che, vendute in tutta Italia, andranno a finanziare il Centro Nutrizionale Kipepeo di Iringa

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Nutrizionisti senza frontiere|

JESI – La cioccolata di Jesi per i bimbi della Tanzania. Ed ecco che nel pomeriggio di lunedì 23 dicembre e durante tutta la giornata di martedì 24 i volontari di Nutrizionisti senza Frontiere, a conclusione dell’iniziativa “Fai più dolce il tuo Natale con una Cioccobarretta solidale!!”, saranno ospiti della cioccolateria “Dolcevita” di viale Don Minzoni. «Tutti i golosoni che non hanno fatto in tempo a fare la propria ordinazione, ma anche tutti coloro che desiderano arricchire i propri doni di Natale con tanta dolcezza e solidarietà- è l’invito della associazione- potranno passare a prendere le cioccobarrette direttamente in cioccolateria».

Spiega Luigi Loscalzo della cioccolateria “Dolcevita”: «L’appuntamento di lunedì e martedì prossimo sarà la conclusione di un percorso che ha visto svilupparsi questa iniziativa per tutto il mese di dicembre. Per l’associazione Nutrizionisti senza Frontiere e in favore dei bambini della Tanzania ho prodotto circa 2 mila tavolette di cioccolata che sono state distribuite e messe in vendita in tutta Italia. Con il ricavato, siamo già arrivati a finanziare per un anno l’acquisto per i bimbi del progetto di frutta e pesce, cibi dei quali è carente la loro alimentazione».

L’iniziativa va a vantaggio della attività del Centro Nutrizionale Kipepeo di Iringa, dove il partner di Nusef, L’Africa chiama, opera da diversi anni. «Le tavolette di cioccolato fondente al 75% fatte con cacao del commercio equo e solidale- evidenzia Nusef- permettono un doppio regalo: un dolce pensiero per una persona cara e un sorriso in più per un bimbo malnutrito del Kipepeo».

Soddisfatto Loscalzo: «Partecipare è stata una bellissima esperienza, che saremo sicuramente felici di replicare per la prossima Pasqua».

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