Jesi-Fabriano

La Sima e le lotte degli operai jesini, l’appuntamento al Csl Fabbri

Sabato 29, in via Pastrengo al lato di Corso Matteotti si parlerà degli anni delle contestazioni e di uno spaccato di storia cittadina con il libro di Tullio Bugari

staffolani e bugari
Silvano Staffolani e Tullio Bugari

JESI – Nuovo brillante appuntamento al Centro Studi Libertari “Fabbri” di Jesi, in via Pastrengo (angolo Corso Matteotti) con la storia di Jesi, degli operai e delle operaie, del ’68 nelle Marche.

L’appuntamento è sabato 29 settembre, ore 18, ed ha lo scopo di ricordare e riscoprire la storia della lotta di classe nella nostra città prendendo spunto dal romanzo di Tullio Bugari “E riavulille” (Gwynplaine Edizioni) ambientato a Jesi nel 1977. L’autore sarà accompagnato da musiche e canzoni di Silvano Staffolani e di Lorenzo CantoriLa serata è stata intitolata “Jesi negli anni della contestazione” proprio perché il romanzo racconta quegli anni. 
tullio bugari
Tullio Bugari con una precedente pubblicazione

Bugari da dove trae spunto il titolo del romanzo?
«‘E Riavulille sono i diavoletti che nella smorfia napoletana sono il 77, l’anno di questo racconto tra immaginazione e documenti integrati da ricordi – spiega l’autore – Il romanzo inizia con una conferenza di produzione sulla Sima nei primi di gennaio e termina con una festa di capodanno. Alle persone reali, però, ho sostituito dei personaggi immaginari, sei giovani che vivono le loro storie sullo sfondo delle vicende vere di una città di provincia, tra gli operai della fabbrica. I veri volantini ciclostilati di allora sono citati come in un saggio storico». 

E poi i personaggi e le storie, il ricordo di Radio Domani, veramente esistita a Jesi, e della Sima…
«
Per queste storie faccio appello ai miei ricordi personali. Non mancano sullo sfondo, come un’eco che non passa inosservata, alcuni eventi nazionali di quell’anno così denso. Le persone reali, però, non sono del tutto assenti, compaiono qua e là attraverso gli occhi dei personaggi, che le evocano o le chiamano quasi a testimonianza. Può quindi accadere che le loro vicende s’intreccino, subendone un reciproco effetto, diventando i personaggi un po’ meno inventati e le persone reali anche un po’ immaginate. Mi perdonino entrambe, per queste distorsioni dello sguardo che ho voluto introdurre, convinto del loro aiuto per focalizzare meglio queste storie che sono nostre».
La serata si chiuderà con un aperitivo. 

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