Jesi-Fabriano

Silvia Rosati: «Dal prossimo congresso del Pd anche un nuovo progetto di rilancio per Jesi»

Il 21 ottobre è in programma l'assise cittadina dem alla Casa del Popolo di Jesi, entro il mese il segretario. «A parte il nome, serve una squadra che lavori con chiarezza di intenti. Alla nostra città occorre un respiro più ampio sul territorio e noi ci prepariamo per ritornare a governarla»

Silvia Rosati

JESI – «Il ritorno di un Sindaco del Pd a Jesi? Speriamo tra cinque anni, noi ci stiamo lavorando».

Silvia Rosati, componente dell’Assemblea nazionale e dell’Unione comunale del Pd sa perfettamente che, nonostante le disavventure e le sconfitte del suo partito, il tempo gioca a favore di un ricompattamento dei ranghi che si erano più che sfilacciati. Già prima della batosta elettoral-amministrativa del giugno scorso.

Poi, a urne chiuse, dalle macerie è sorta la nuova Unione Comunale “a tempo” targata Stefano Bornigia, con il compito di traghettare il partito verso il congresso.

L’attuale segretario Stefano Bornigia

Addio a Pierluigi Santarelli – il “vecchio” segretario – che non ha rinnovato la tessera.

Ottobre, per la sinistra, è stato sempre un mese importante in fatto di attività e rimembranze. E anche questo, di ottobre, non si smentisce. Almeno per la “nostra” sinistra.

Sabato 21, infatti, è in programma alla Casa del Popolo, finalmente, il congresso cittadino del Partito Democratico, chiamato a darsi una nuova veste in funzione futura.

«Intanto – sottolinea Silvia Rosati – il 14 di questo mese festeggiamo, come dem, il decimo compleano del partito e sarà un momento nel quale fare un bilancio, una riflessione, rilanciando un nuovo progetto, per la città e per il nostro Paese».

A Jesi ci sarà un’iniziativa – “L’Italia che cresce” – a Palazzo dei Convegni, con la presenza dei parlamentari della provincia di Ancona, Emanuele Lodolini, Piergiorgio Carrescia, Silvana Amati e, per la Regione, del consigliere Enzo Giancarli e di Manuela Bora, assessore alle attività produttive.

La Casa del Popolo di Jesi

Nel congresso del 21 si decideranno i coordinatori dei tre circoli cittadini e si configurerà quella che sarà la nuova Unione Comunale chiamata a eleggere il segretario cittadino. Inoltre, si procederà all’elezione della nuova assemblea provinciale con la scelta, poi, anche in questo caso, del segretario.

Il tutto entro il mese, quando l’attuale traghettatore, Stefano Bornigia – se non sarà richiamato alla guida del partito – lascerà per il nuovo volto.

«Attualmente candidature ufficiali non ce ne sono – spiega Rosati –  stiamo valutando all’interno della segreteria, con il coinvolgimento di vari esponenti del partito. Il problema, anche più del nome, è avere un progetto chiaro e mettere insieme una squadra di persone che ci lavorino. Il segretario è colui che coordina e si fa carico di essere responsabile del tutto. Il salvatore della Patria, infatti, non esiste da nessuna parte. Io in squadra, comunque, ci sono, a disposizione del partito».

Avendo ben presente che il target è la città. Perché il Pd, costretto all’angolo in questi ultimi anni, smania per uscirne al più presto.

«La svolta? Bisogna rilanciare il ruolo di Jesi all’interno di contesti più ampi, come provincia e regione. L’attuale Amministrazione pensa molto al contingente, alla buca sulla strada, ma la città ha bisogno di un progetto politico. Non è un’isola a se stante, deve essere collegata regionalmente e in ambito nazionale. Come deve esserlo il nostro partito, e questo è un principio che ho sempre sostenuto e cercato di portare avanti. Il governo ha stanziato fondi per la riqualificazione delle periferie, ad esempio, è un tema importante anche per la nostra città. Tema nel quale si inserisce la questione della Torre Erap, che non va vista singolarmente ma nell’ambito di un progetto di restyling che interessi tutto il quartiere di San Giuseppe. Altrimenti non ha senso andare avanti come si sta facendo. Questa Amministrazione si è molto concentrata sul centro e molto poco sulle periferie».

Ma si è concentrata e si concentra anche sull’immagine, perchè adesso si punta a riacquisire il titolo di Città Regia

«Jesi Città Regia? Il titolo, per se stesso, serve a poco se, turisticamente parlando, non ci si aggancia a circuiti che possano permettere il coinvolgimento di tante persone da portare a Jesi. Certo, la figura di Federico II è un volano formidabile ma bisogna essere preparati ad aprirsi a tutte le opportunità che ci sono al di fuori del nostro territorio».

Passione Canada nei suoi viaggi

Silvia Rosati, 36 anni il prossimo 19 ottobre, è ingegnere di processo presso la stabilimento Angelini di Ancona. Ama il continente americano e la parte settentrionale se l’è praticamente girata tutta. La scorsa estate è stata la volta del Canada dell’ovest, da Calgary a Vancouver, manca soltanto l’Alaska.

Un modo per staccare dalla politica e da un lavoro molto impegnativo.

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