Jesi-Fabriano

Sequestrato a Jesi un centro di rottamazione abusivo, denunciati quattro bosniaci

Operazione dei Carabinieri Forestali. In particolare, sotto sequestro 12 autoveicoli, 4 ciclomotori, un'officina abusiva e un deposito di pezzi di ricambio. Inoltre targhe e documentazione e un esemplare impagliato di falco di palude mancante della prescritta documentazione

Il sequestro delle carcasse di autoveicoli
Il sequestro delle carcasse di autoveicoli
JESI –  Sono quattro le persone denunciate, di nazionalità bosniaca e domiciliate a Jesi, con l’accusa di gestione illecita di rifiuti speciali, combustione degli stessi rifiuti, gestione abusiva di veicoli fuori uso, esercizio abusivo della professione.
Inoltre, sono stati posti sotto sequestro 12 autoveicoli, 4 ciclomotori, un’officina abusiva e un deposito di pezzi di ricambio.
Si tratta di una operazione, risalente ai giorni scorsi, dei Carabinieri Forestali della Stazione di Jesi – San Marcello con il supporto del personale del Nucleo Investigativo di Polizia Ambientale Agroalimentare e Forestale di Ancona e del Comando Stazione Carabinieri Forestali di Montegiorgio – Fermo – che hanno effettuato perquisizioni su disposizione del Sostituto Procuratore della Repubblica di Ancona, Rosario Lioniello, nell’ambito di una indagine riguardante attività illecite di gestione e combustione di rifiuti speciali.sequestro carcasse di auto
I Carabinieri forestali, intervenuti inizialmente per accertare le responsabilità inerenti la combustione illecita di una roulotte, avvenuta alcuni giorni prima delle attività di perquisizione, hanno rinvenuto e sequestrato un’officina abusiva e locali dove erano accumulati centinaia di ricambi di autoveicoli, con parti meccaniche e di carrozzeria.

Inoltre, negli spazi esterni di pertinenza della struttura erano presenti carcasse di veicoli in disuso, unitamente a veicoli radiati per esportazione, per rottamazione o gravati da fermo amministrativo, per i quali il proprietario dell’area non aveva alcun titolo di detenzione. Sequestrate anche targhe e documentazione originale riconducibile a veicoli radiati o rottamati, sempre detenute senza alcun titolo dal proprietario della struttura, per la quale sono in corso accertamenti.

Il sequestro di un container
Il sequestro di un container
Sequestrate anche targhe, certificati di proprietà e carte di circolazione detenuti abusivamente dal proprietario dell’area.
Sequestrato pure un esemplare impagliato di falco di palude, per il quale il proprietario non era in possesso della prescritta documentazione.

Nello specifico i quattri bosniaci sono stati denunciati all’Autorità giudiziaria uno per la combustione di rifiuti speciali a terra, tre per gestione abusiva di rifiuti speciali, gestione abusiva veicoli fuori uso, esercizio abusivo della professione e violazione della legge sulla caccia.

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