Jesi-Fabriano

La nuova “Casa Avis” grazie alla donazione del 92enne jesino Mario Duca

Il benefattore jesino Mario Duca ha donato una cospicua cifra all'Avis per l'acquisto di un immobile che ospiterà la nuova sede

Mario Duca e Oriana Capitani

JESI – Novantadue anni, mente lucida e una tigna che fa superare gli ostacoli. E di certo un grande senso di riconoscenza verso chi gli ha salvato la vita. E’ Mario Duca, 92 anni jesino, una vita trascorsa lavorando come agricoltore prima e alla Manifattura poi. Negli anni scorsi ha avuto bisogno di trasfusioni di sangue, che lo hanno salvato e adesso, ha voluto sdebitarsi con l’Avis di Jesi, l’associazione cui fanno capo i 1650 donatori attivi grazie ai quali il signor Mario è ancora tra noi. Un grazie tradotto in una importante donazione con cui l’Avis ha potuto acquistare all’asta un immobile di 900 metri quadrati in via Guerri (l’ex Se.Ba.) che diventerà la “Casa Avis”.

Questa mattina 7 settembre presso la storica sede di via dell’Asilo, la presidente Avis Oriana Capitani alla presenza del direttivo ha voluto rendere nota la bella notizia e ringraziare pubblicamente Mario Duca per il generoso gesto. E lui, il “benefattore”, non è certo voluto mancare a questa importante giornata. «Uno degli obiettivi principali negli anni di tutti i direttivi Avis che si sono succeduti – dice la presidente – è sempre stato quello di individuare una nuova sede che rispondesse alle rinnovate esigenze soprattutto dei donatori. Il primo ostacolo incontrato è sempre stato quello economico, da sola l’Avis non ce l’avrebbe mai fatta a raggiungere il suo sogno. Poi, come in un bel racconto a lieto fine, nel giugno scorso abbiamo ricevuto l’inaspettata visita del signor Mario Duca accompagnato da parenti e conoscenti. Il signor Duca ci ha espresso la volontà di donarci una cospicua somma di denaro proprio per acquistare un nuovo immobile da destinare alla sede Avis». Mentre la presidente racconta il concretizzarsi del sogno, l’emozione prende il sopravvento.

L’immobile che diventerà la nuova “Casa Avis”

Grazie alla donazione del benefattore jesino è stata coperta la quasi totalità del costo di acquisto di un immobile sito in via Guerri 5, un locale adibito a uffici che fino al 2015 ha ospitato la ditta ex “Se.Ba.”, ancora in ottime condizioni. L’immobile, finito all’asta fallimentare, è ampio 900 metri quadrati distribuito su due piani e con un grande giardino. «Per la parte rimanente per l’acquisto, non coperta dalla donazione e per la necessaria ristrutturazione e gli arredi – continua la presidente – l’Avis ha utilizzato e utilizzerà le donazioni che ci sono state fatte negli anni, fra cui mi piace ricordare Malvina Pastorini Ciardi ed Elvira Rosa. E la sede diventerà la “Casa Avis”». Il signor Mario, che si è detto legato all’associazione per il grande aiuto che gli ha prestato nel momento difficile della malattia, al momento della donazione davanti al notaio la settimana scorsa ha detto: «Spero di aver fatto un grande regalo all’Avis, ai donatori e a Jesi tutta». E a futura memoria di chi verrà dopo e potrà passare per i locali della Casa Avis, il signor Mario ha chiesto solo di mettere un busto che lo ritrae in marmo bianco all’ingresso. La scultura sarà realizzata dal maestro Massimo Ippoliti.   

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