Jesi-Fabriano

Dal cinema d’animazione allo stato delle carceri: a Jesi si fa il punto con Antigone Marche

Partendo dal progetto di cinema d'animazione in carcere "Scolpire il moviemento" a cura dell’associazione Arci Jesi Fabriano e NotteNera, si aprirà un approfondimento sullo stato di salute degli istituti di pena marchigiani

JESI – Si terrà giovedì 25 gennaio alle ore 18:30 presso il Palazzo dei Convegni di Jesi l’incontro “Sullo stato delle carceri”, organizzato dall’associazione Arci Jesi Fabriano e l’associazione NotteNera come occasione per raccontare il progetto “Scolpire il movimento – la stop motion come occasione di narrazione creativa”, ma anche come opportunità per conoscere e approfondire lo stato di salute delle carceri marchigiane.

Svoltosi da maggio a novembre 2023 all’interno del Barcaglione di Ancona, della sezione femminile del carcere Villa Fastiggi di Pesaro e della Casa di Reclusione di Fermo, il progetto “Scolpire il movimento” ha coinvolto più di 20 persone detenute per l’ideazione, la creazione e la visione collettiva di tre cortometraggi animati. Presenti all’incontro e alla proiezione di giovedì alcune persone che hanno preso parte ai laboratori, in dialogo con i docenti animatori Benedetta Sani e Matteo Giacchella, che con Ahmed Ben Nassib e Roberto Paganelli hanno guidato il percorso.

Ad allargare lo sguardo e fornire una panoramica sullo stato degli istituti di pena marchigiani, l’associazione Antigone Marche, impegnata da anni all’interno degli istituti con l’Osservatorio sulle condizioni di detenzione e con gli Sportelli di Tutela diritti. Sarà proprio la presidente dell’associazione marchigiana Giulia Torbidoni a prendere parte all’incontro per raccontare come stanno le carceri marchigiane, chi le abita, quali dispositivi si muovono al loro interno e come posizionarsi rispetto alle urgenze rilevate, legate anche ai tragici accadimenti delle ultime settimane.

«È stata un’esperienza molto importante, che conferma l’attitudine sociale e la vicinanza alle marginalità della nostra associazione, anche attraverso linguaggi creativi innovativi – spiega Ruggero Fittaioli, presidente Arci Jesi Fabriano -. Ci siamo presto accorti che desideravamo raccontare fuori dagli istituti questo percorso, e ci siamo anche interrogati su come farlo in maniera orizzontale e inclusiva, così da preservarne la complessità. Desideriamo sia un momento di restituzione ma anche di formazione: per questo abbiamo invitato l’associazione Antigone Marche, riferimento regionale e nazionale per le pratiche di monitoraggio, divulgazione e volontariato e per noi preziosa guida».

Il progetto “Scolpire il movimento – la stop motion come occasione di narrazione creativa” è possibile grazie al sostegno dell’Ambito Territoriale Sociale di Fossombrone, dalla Regione Marche, con la collaborazione del PRAP di Bologna e del partner di progetto Arci Pesaro Urbino.

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