Jesi-Fabriano

Scippo alla stazione di Fabriano: dopo la denuncia per ricettazione, disposto anche il Dacur

Provvedimento a carico del 35enne da qualche anno residente nel fabrianese e che era stato denunciato dalla polizia a seguito di quanto avvenuto nel novembre 2023 all'interno della sala d'aspetto della stazione

Il commissariato di Fabriano
Il commissariato di Fabriano

FABRIANO – Divieto di accesso ad aree urbane, Dacur, a carico del 35enne da qualche anno residente nel fabrianese, disposto e firmato dal Questore di Ancona Capocasa. Si tratta dell’ultimo provvedimento a seguito di quanto avvenuto nel novembre del 2023 all’interno della sala d’aspetto della stazione ferroviaria di Fabriano e per il quale sono state denunciate tre persone: due 30enni, un residente nel fabrianese da qualche anno e un suo amico ospite da qualche tempo nell’abitazione del primo, che dovranno rispondere del reato di furto pluriaggravato in concorso; un 35enne, residente da qualche anno nel fabrianese, segnalato all’Autorità Giudiziaria per il reato di ricettazione. E ora colpito dalla misura che gli vieta, per un anno, l’accesso e lo stazionamento nella stazione ferroviaria di Fabriano, nell’area urbana circostante e nei tre esercizi di somministrazione di cibi e bevande lì attivi, in ragione della pericolosità dimostrata in occasione della commissione dello scippo finalizzato alla vendita dello smartphone proprio al 35enne. L’unica eccezione sarà consentita per l’utilizzo del treno solo nella misura in cui sarà in possesso del titolo di viaggio e solo per i pochi minuti immediatamente precedenti l’arrivo del mezzo alla stazione fabrianese. La violazione del dispositivo del Questore Capocasa comporterà una pena particolarmente pesante: reclusione da sei mesi a due anni e multa da euro 8.000 ad euro 20.000.

I fatti

Nel novembre scorso, un fabrianese era stato scippato del borsello e dello smartphone mentre si trovava in stazione in attesa di prendere il treno. La vittima ha provato a inseguire il ladro all’esterno della stazione. Il ladro, però, uscito dalla stazione, era salito a bordo di un’automobile con un complice che lo attendeva con il motore già acceso. Il fabrianese aveva provato a mettersi davanti al mezzo per impedirgli di partire. Il conducente del veicolo, però, accelerava costringendo il derubato a gettarsi di lato per non essere investito. Quindi, a tutta velocità, l’automobile si era diretta in direzione del quartiere Borgo di Fabriano. Il derubato si era quindi rivolto alla polizia Ferroviaria che aveva coinvolto anche gli agenti del commissariato di Pubblica sicurezza di Fabriano. Nel frattempo, nelle vicinanze della stazione ferroviaria, era stato ritrovato il borsello strappato alla vittima. Al cui interno non vi erano più né soldi né documenti. L’attività investigativa aveva consentito di individuare l’automobile utilizzata che gli agenti avevano trovato parcheggiata all’ingresso di una abitazione in una frazione di Fabriano. I poliziotti avevano atteso qualche ora e due persone erano uscite dalla casa per salire a bordo dell’auto. Era scattato il blitz e furono fermati dagli agenti. Portati in Commissariato, i due avevano dichiarato spontaneamente la paternità del fatto, indicando in un 35enne – denunciato per ricettazione – il destinatario finale dello smartphone rubato e consentendone, così, il suo ritrovamento.

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