Jesi-Fabriano

Scavi Piazza Colocci, al lavoro il laser scanner

Permetterà di ricostruire esattamente in tre dimensioni il sito archeologico di Jesi in ogni suo dettaglio. Daniele Stronati, della "Perigeo Solution": «Rimarrà la testimonianza fedele di quello che è stato fatto e che c'è»

Un momento della raccolta dati con il laser scanner in Piazza Colocci
Un momento della raccolta dati con il laser scanner in Piazza Colocci

JESI – Sono iniziati questa mattina, 20 ottobre, intorno alle 9, i rilievi con la strumentazione molto sofisticata e innovativa del laser scanner sugli scavi archeologici di Piazza Colocci, da parte della “Perigeo Solution“. E andranno avanti per tutto il pomeriggio.

Daniele Stronati, Alessandro Biagioni, Matteo Tadolti, Giuseppe Petrone, Shabani Shpendim
Daniele Stronati, Alessandro Biagioni, Matteo Tadolti, Giuseppe Petrone, Shabani Shpendim

Sotto gli occhi anche dei due archeologi, Matteo Tadolti e Alessandro Biagioni, della ditta di Cupramontana – la “Duca Marco” – che ha eseguito gli scavi e continuerà con l’opera di riqualificazione della piazza, presenti Giuseppe Petrone e Shabani Shpendim.

«Lavoriamo su diverse “stazioni”  – spiega Daniele Stronati, geologo jesino e amministratore delegato della ditta incaricata -, lo strumento acquisisce ed elabora immagini tridimensionali. E il prodotto finale sarà una visione in tre dimensioni dello scavo e dei palazzi circostanti».

Anche il drone sugli scavi ma non è utilizzato per il laser scanner
Anche il drone sugli scavi ma non è utilizzato per il laser scanner

Si è iniziato con una visione generale della piazza per passare con la strumentazione all’interno di ogni singolo ambiente in modo da poterne rilevare i particolari. Se il risultato – controllato da un computer – è soddisfacente non ci sarà bisogno di agire anche dall’alto, dalle finestre dei Palazzi della Signoria e Colocci.

«In studio – sottolinea Stronati – i dati, che sono milioni, che vengono elaborati e la “restituzione” consiste in planimetrie delle sezioni in tre dimensioni. Come se fosse l’occhio umano che vede. Stamperemo delle tavole e sarà un lavoro che ci terrà occupati per una decina di giorni, anche perché ci saranno degli aggiustamenti da fare. Un lavoro abbastanza complesso che richiede un po’ di tempo».

Alla fine la consegna consiste in un “qualcosa” che «permette di vedere lo scavo in tre dimensioni e, poi, ulteriori elaborazioni possono portare alla produzione di file multimediali. Quindi, un  “qualcosa” che può essere esposto. Utile per essere testimonianza di quello che è stato fatto e che c’è».

Daniele Stronati con Simona Guido, Alex Zamparini e Luca Bisbocci
Daniele Stronati con Simona Guido, Alex Zamparini e Luca Bisbocci

I professionisti – soci della “Perigeo Solution” presenti erano anche Enrico Spurio, geologo, Simona Guido, geometra, Luca Bisbocci, ingegnere, responsabile del rilievo laser scanner, coadiuvato dal collaboratore Alex Zamparini.

 

 

 

 

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