Jesi-Fabriano

“Dove è Santiago Maldonado?”: attivisti argentini ospiti al Tnt

Gli autori del documentario "Los Insaciables - Patagonia oggi: repressione e resistenza del popolo indigeno Mapuche" ospiti al Tnt di Jesi per raccontare la vicenda di Santiago Maldonado, il primo desaparecido dell’era del presidente argentino Mauricio Macri

Il cartello "Donde esta Santiago?" davanti alla Benetton di Jesi
Il cartello "Donde esta Santiago?" davanti alla Benetton di Jesi

JESI – Importante occasione domani sera, giovedì 19 ottobre ore 19.30, al centro sociale Tnt di Jesi per capire i contorni della scomparsa di Santiago Maldonado.

Sui muri di Buenos Aires
Sui muri di Buenos Aires

Dove è Santiago Maldonado? Dai Mapuches a Benetton” il titolo dell’incontro organizzato da Ya Basta! Marche, Ambasciata dei diriiti, e Sca TnT. La proiezione del documentario “Los Insaciables – Patagonia oggi: repressione e resistenza del popolo indigeno Mapuche” aprirà l’incontro a cui parteciperanno anche gli autori, attivisti residenti a El Bolson in Patagonia, la città in cui vive Santiago Maldonado. Attivita 28enne, Maldonado risulta desaparecido dal 1 agosto scorso. «Con questa occasione – spiegano gli organizzatori – avremo un quadro della situazione in Argentina, aiutandoci a contestualizzare la vicenda di Santiago e del popolo Mapuche». Santiago era nella provincia di Chubut, nel Sud dell’Argentina, durante una iniziativa a favore della lotta per il popolo Mapuche quando è scomparso: la manifestazione era contro gli espropri forzati delle terre Mapuche da parte della famiglia Benetton. 

“Quando il gruppo Benetton si è appropriato dei luoghi ancestrali dei Mapuche, non esitando a sgomberare forzatamente interi villaggi, sfollando le famiglie e mettendo al loro posto più di 300mila pecore da cui ricavare la lana  – si legge in una nota degli organizzatori – Le greggi, è proverbiale, son mansuete, ma non i Mapuche, che da allora non hanno smesso di lottare, resistendo e reagendo alle violenze che periodicamente vengono portate avanti contro di loro. Come conseguenza spesso i membri più attivi della resistenza vengono arrestati e imprigionati dalle autorità nazionali con l’accusa di terrorismo”. In Argentina la vicenda del 28enne è molto sentita, in ogni muro di Buenos Aires c’è un cartello che chiede la sua “aparicion en vida”, perché vivo lo rapirono e tale lo devono restituire (leggi l’intervista allo jesino Cotichelli di ritorno da Buenos Aires). La serata si concluderà con un apericena e sarà accompagnata dal musicista Marcelo Barissanibassista che in Italia fa parte di diverse formazioni con cui ha composto vari dischi. È professore specializzato nel lavorare con ragazzi con disabilità varie attraverso le arti, il teatro e la musica. Vive a Belmonte Piceno.

 

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