Jesi-Fabriano

Sanità, il Tribunale del Malato di Jesi chiede un punto di guardia medica al pronto soccorso dell’Urbani

«Col piano ferie e la carenza di personale si rischia, se tutto va bene, l’accorpamento di unità operative, se va male il black out di alcune prestazioni. Crediamo che nessuno possa e debba negare il riposo a chi sta pagando a caro prezzo i tagli»

L'ospedale Carlo Urbani di Jesi

JESI – Un punto di guardia medica al pronto soccorso dell’ospedale Carlo Urbani, che gestisca i codici di minore gravità e urgenza sgravandone il personale del Ps in vista, peraltro, dell’estate e del periodo delle ferie. A chiederlo è il responsabile del Tribunale del Malato di Jesi, Pasquale Liguori.

«Ci stiamo avvicinando a grandi passi – spiega Liguori – verso il piano ferie del personale ospedaliero cosa che ci preoccupa parecchio in quanto con la carenza di personale che abbiamo si rischierà, se tutto va bene, l’accorpamento di unità operative o se va male il black out di alcune prestazioni sanitarie. Secondo gli accordi contrattuali le aziende dovranno garantire almeno due settimane di riposo consecutive, cosa molto difficile da garantire con le carenze in essere ; e crediamo che nessuno possa e debba negare il riposo a personale sanitario che sta pagando a caro prezzo i tagli alle risorse sanitarie».

Prosegue Liguori: «Tra questo personale vi è anche quello del PS che già oggi versa in gravi difficoltà per un iperafflusso di pazienti e per una carenza di spazio e di assistenza. E allora noi vogliamo fare un appello all’Assessore regionale alla salute affinchè si limiti al minimo il ricorso alle cooperative e , in attesa della riforma della medicina territoriale , si sperimentino accordi con le organizzazioni sindacali dei medici di medicina generale , come si sta facendo in altre regioni,la istituzione in locali adiacenti al pronto soccorso – noi eventualmente possiamo suggerire quali – un punto di guardia medica per allentare la pressione sul PS e dirottare qui i codici minori».

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