Jesi-Fabriano

Jesi, sette nuovi posti per la Terapia Intensiva del Carlo Urbani

È stata l'Asur Marche ad assegnarli all'ospedale cittadino. Soddisfatta l'amministrazione. Il primario Bernacconi: «Un riconoscimento per il personale»

L'ospedale Carlo Urbani di Jesi
L'ospedale Carlo Urbani di Jesi

JESI – Sette nuovi posti di terapia intensiva sono stati assegnati dall’Asur al Carlo Urbani di Jesi. Un numero che raddoppia la dotazione attuale dell’ospedale cittadino e rafforza il ruolo del reparto nel panorama del sistema sanitario del territorio. Soddisfatti il sindaco Massimo Bacci e l’assessore alla sanità, Marialuisa Quaglieri. «Grazie all’azienda sanitaria regionale, in particolare al direttore generale Nadia Storti, per questa decisione che si ritiene essere il giusto riconoscimento allo straordinario lavoro che la terapia intensiva, ma più in generale l’intero Carlo Urbani, ha garantito durante l’emergenza epidemiologica».

Una bella notizia per il team diretto dal dottor Tonino Bernacconi, in prima linea ormai da mesi nella lotta contro il coronavirus. «Felice per il riconoscimento a nome di tutto il personale che si è impegnato in questi mesi – dice il primario -. I posti potrebbero essere 8 secondo il modello assistenziale sperimentato in questo periodo. Anche perché Posto Letto e Personale devono andare di pari passo, i posti intensivi non si “creano”, si costruiscono con un progetto ben preciso di assistenza Medico/Infermieristica/ospedaliera. Dobbiamo ancora verificare i locali più adatti».

Alcuni operatori della Terapia Intensiva di Jesi assieme al primario Tonino Bernacconi

Allo stesso tempo, l’amministrazione comunale auspica che questo provvedimento sia il primo passo nella direzione di un vero rafforzamento dei servizi sanitari di Jesi. «Da diversi anni – le parole di Bacci e Quaglieri -, il tema della sanità è stato al centro del dibattito e del confronto con la stessa Asur per risolvere le criticità presenti e mettere nelle condizioni gli operatori sanitari di lavorare con strutture e risorse adeguate. In particolare la questione dell’ampliamento del Carlo Urbani, per trovare nuovi spazi da destinare a servizi primari (a partire dal pronto soccorso), resta assolutamente prioritaria. A ciò si aggiunge l’opportunità – che sta riscontrando un generale consenso – di utilizzare il terzo piano dell’ex Murri per ospitare altri posti di Residenza sanitaria assistenziale oltre ai 20 già individuati presso la casa di riposo di via Gramsci e che saranno operativi al termine dei prossimi lavoro di ristrutturazione. Anche su questo tema il confronto con l’Asur è aperto e si auspica che da parte di tutti via sia la volontà di trovare la migliore soluzione a servizio della comunità». Diversa l’opinione del dottor Bernacconi: «Per ciò che riguarda il Murri da Anestesista Rianimatore ho una visione diversa del concetto di Ospedale, se interpellato darò il mio contributo».

Sempre in relazione ai rapporti con l’Asur, l’amministrazione comunale esprime piena soddisfazione per l’emanazione del bando con cui dovrà essere individuata la ditta che procederà alla demolizione dell’ex ospedale di Viale della Vittoria, auspicando che le procedure amministrative siano finalmente rapide.

Ti potrebbero interessare