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San Paolo di Jesi: “La Follonica”, custodi di un pezzo di mondo e amanti del vino – VIDEO

Taglio del nastro per l'azienda agricola di Lorenzo Brecciaroli e Leonardo Fiorenza. Una vigna con più di 50 anni coltivata a Verdicchio, ma anche Trebbiano, Biancame, Moltepulciano e Sangiovese

Il sindaco di San Paolo di Jesi, Sandro Barcaglioni, inaugura l'azienda agricola “La Follonica”

SAN PAOLO DI JESI – Una bella storia di amore per il vino, di coraggio e di fiducia. È quella di Lorenzo e Leonardo, che amano definirsi “custodi di un pezzetto di mondo” e che dai grandi maestri del vino hanno imparato cosa significhi rispetto per il territorio.

In tre ettari di vigneto di uve bianche, disteso sulle dolci colline di San Paolo di Jesi, con il mare alle spalle nasce l’azienda agricola “La Follonica” proprio sul monte Follonica. Una vigna con più di 50 anni coltivata a Verdicchio, ma anche Trebbiano, Biancame, Montepulciano e Sangiovese.
«Io e Leonardo siamo amici da molti anni – racconta Lorenzo Brecciaroli – e sebbene inizialmente le nostre strade avessero preso direzioni diverse per studio ed esperienze di lavoro, ci siamo ritrovati dipendenti di una grossa cooperativa vinicola del territorio. Nasciamo come braccianti agricoli e nell’azienda ci siamo formati nella parte più tecnica. Poi abbiamo fatto un corso da sommelier e abbiamo deciso di fare qualcosa di nostro, fondando una società e cercando un terreno con vigneto per iniziare. Ci siamo innamorati della collina Follonica qui a San Paolo».
Lorenzo Brecciaroli e Leonardo Fiorenza vanno avanti con tanta passione e fatica. Tre anni di duro lavoro nei campi, guardato con ammirazione anche dalle cantine vicine e dalle più solide realtà, che hanno cercato come possibile di dar loro una mano. Le etichette hanno una firma speciale, quella dell’artista jesino Giorgio Bartocci, per affermare ancora una volta il loro legame con il territorio.

«Oggi inauguriamo il punto vendita ed è il frutto di tanto lavoro – dice Leonardo Fiorenza – “La Follonica” presenta la sua prima selezione di vini: il “Barbarosa” omaggio al monte Barbanera che ci sovrasta, un rosato frizzante Marche Igt con uve Sangiovese e Montepulciano raccolte in cassetta; “Deltogno” dal nome di Costantino Togni che piantò questo vigneto 50 anni fa, un blend di uve bianche Verdicchio, Trebbiano e Biancame vitigni da sempre presenti nelle nostre zone. Poi immancabile “Disinvolto” Verdicchio dei Castelli di Jesi classico superiore la Doc che ci ha fatto innamorare di questo lavoro e che speriamo di onorare al meglio».

Cultori della tradizione, con concimazione biologica, la vendemmia fatta per lo più in cassetta e la fermentazione in bottiglia, Lorenzo e Leonardo guardano con soddisfazione alla loro prima selezione di vini. Alla presenza del sindaco Sandro Barcaglioni, il taglio del nastro della loro attività che è un po’ un traguardo. «Ci vogliono coraggio e passione per portare avanti un’attività di questo genere oggi – dice il sindaco Sandro Barcaglioni – come ho scritto in una lettera inviata qualche giorno fa a Leonardo e Lorenzo, siamo molto fieri di accogliere questo loro progetto nel nostro territorio, dove già insistono altre importanti realtà vinicole». Il sindaco ha omaggiato i due soci di tre volumi sulla storia e sulle tradizioni anche letterarie di San Paolo di Jesi, prima del tradizionale taglio del nastro e del brindisi finale.
In alto i calici dunque per brindare al territorio, all’identità e ai sogni realizzati.

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